
Come ricorda giustamente Motus Liberi – in merito alle notizie uscite sul suo candidato Nicola Codicè – prestare la propria SIM a Daniele Guidi o fare il rappresentante legale di sue società NON è reato, neanche se lo fai nel 2020, quando anche i sassi avevano scoperto chi era Daniele Guidi e cosa era successo nel CIS.
Esistono però, in politica, anche questioni di opportunità: mi aspetterei, come minimo, che il signor Nicola Codicè – invece di nascondersi dietro ai comunicati surreali del suo Partito – prendesse pubblicamente le distanze dalle persone con cui ha collaborato fino a poco tempo fa e confermasse di non avere più nulla a che fare con quegli individui.
Queste cose le può dire o non le può dire? Le dirà o non le dirà? E se non le può dire o non le vuole dire, a Motus Liberi va bene così?
Comunque, posso dire che nella mia lista NON ci sono collaboratori o ex-collaboratori di Daniele Guidi o degli altri indagati per le vicende legate a Banca CIS.
Ed è già qualcosa.
Giovanni Maria Zonzini (Rete)
Per saperne di più:
https://giornalesm.com/san-marino-dopo-larresto-ai-domiciliari-e-il-successivo-rilascio-daniele-guidi-diventa-irreperibile-tuttora-tra-le-destinazioni-anche-parigi-e-nicola-codice-candidato-motus-lib/