San Marino. CASO DELIBERA DA 300 MILA EURO. La valutazione sismica dell’ospedale si poteva fare con circa 75mila euro, oltre 200mila in meno

Dopo l’anticipazione di mercoledì scorso -dove si evidenziava un costo quanto mai basso rispetto a quanto autorizzato nella ormai famosa delibera n.21 da 300mila euro (clicca qui per rileggerlo) alle voci di spesa relative agli aspetti di “competenze e prestazioni- è possibile ora scendere nel dettaglio dell’intero preventivo, un documento estremamente tecnico su cui, per non incorrere in errori, ho deciso di ricorrere al supporto di chi, di questi temi, ne sa ben più di me…

La vicenda, per chi si fosse perso le “puntate” precedenti (clicca qui per la raccolta di tutti i vecchi articoli e commenti in materia) verte attorno all’esigenza di concludere lo studio sul rischio sismico dell’Ospedale di Stato, avviato nel 2015 con la cosiddetta “fase uno” e -sulla base delle tempistiche citate, in maniera non perentoria, nella delibera del 25 luglio scorso- nella metà del prossimo novembre.

Dopo sei anni in cui il tutto è rimasto sepolto in qualche remoto cassetto, in “tutta fretta” questo studio è diventato una priorità. Il 14 luglio scorso il DG ISS Francesco Bevere scrive una lettera al Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta (Rete), per suggerire lo Studio ingegneristico  “Pagnoni Vita e Associati” di Roma come partner ideale per completare questo studio entro l’autunno. Una missiva dove il Dg non si limita a indicare a chi affidare l’incarico ma ne anticipa anche i costi.

Undici giorni dopo l’invio di questa lettera, le indicazioni di Bevere (pur con qualche modifica) finiscono sul tavolo del Congresso di Stato e divengono un atto concreto ed ufficiale nella delibera n.21 del 25 luglio, che autorizza la spesa di un massimo di 303 mila euro per l’incarico allo studio romano.

Nei giorni scorsi, però, è spuntato come un fulmine a ciel sereno un secondo preventivo, giunto sul Titano tre giorni dopo l’approvazione della delibera 21, redatto da un professionista -anzi una professionista- savonese. Un preventivo che, già a prima vista, prevedeva costi assai inferiori al massimo di 303 mila euro autorizzato a vantaggio dello studio romano indicato dal Dg Bevere al Segretario Ciavatta.

L’ingegnere ligure Sara Frumento, infatti, ha presentato un preventivo che prevedeva due diverse opzioni di intervento per giungere al risultato finale, ovvero lo studio di vulnerabilità sismica dell’Ospedale di Stato. Ambedue molto più economici della spesa massima autorizzata allo studio romano indicato dal DG ISS a Ciavatta.

Ma anche nell’ambito dell’opzione più completa, il preventivo è “variabile”, in conseguenza della disponibilità o meno dei “progetti strutturali ed esecutivi” dello stabile e dei successivi interventi strutturali sul medesimo. “La mancanza o l’incompletezza di detta documentazione -si legge nel preventivo- accresce l’attività di indagine volta appunto alla caratterizzazione della tecnologia costruttiva”. Ragion per cui la professionista savonese ha prodotto due diverse opzioni di intervento, con costi ovviamente diversi.

Prendiamo in esame, per ora, solo la prima opzione, che prevede la compilazione della “scheda di vulnerabilità sismica” ed appare la più completa e indicata.

Tralasciando gli aspetti tecnici e la descrizione dell’intervento -“arabo” per i non addetti ai lavori- concentriamoci sui costi preventivati, suddivisi in quattro punti.

I primi tre punti sono relativi all’attività svolta direttamente dall’Ing. Frumento: “attività storico critica”, ovvero all’acquisizione di documenti progettuali; “modellazione numerica del fabbricato” conseguente alle indagini diagnostiche e geologiche; “compilazione scheda di vulnerabilità sismica”. Tre punti il cui costo è quantificato in appena 9.000€.
A questa “parcella” va però aggiunto il costo delle indagini e prove, che l’Ingegnere savonese ha affidato ad Omega Soluzioni, sempre di Savona. E qui, su queste indagini, gioca un ruolo determinante, come anticipato, la presenza o meno della “documentazione strutturale ed esecutiva”, che a rigor di logica, trattandosi di un edificio pubblico, dovrebbe essere presente e disponibile.

Infatti, in assenza di questa documentazione il costo preventivato va addirittura a raddoppiare, a causa della grande mole in più di test e indagini che andrebbero eseguite, nonché degli interventi di ripristino resi necessari dai test stessi.

Ma andiamo ai costi delle due ipotesi… Qualora la documentazione sia presente e disponibile, il costo di questa serie di test e analisi è stato quantificato da Omega srl in un totale di 56.620 euro, a cui va aggiunto il costo di 4.000€ “a corpo” (i corpi sono tre -LC1, LC2, LC3- ma ma da quanto si comprende queste analisi sarebbero necessarie solo per i primi due) per le indagini “geognostiche”.

Il costo totale, in presenza della documentazione strutturale esecutiva sarebbe di 73.620€ (o al limite 77.620 se i “corpi” andassero conteggiati in tre) al netto dell’Iva. Ben 229.380€ in meno del costo massimo autorizzato nella delibera n.21 in cui il Governo ha, in linea di massima, seguito il “consiglio” inoltrato dal DG Bevere al Segretario di Stato Ciavatta…

Se, invece -ma appare improbabile-, la documentazione strutturale esecutiva non fosse disponibile, i costi preventivati appaiono ben più alti, ma comunque estremamente vantaggiosi rispetto i massimo 300mila euro autorizzati per la collaborazione con lo studio suggerito dal DG Iss. In tal caso, difatti, il costo delle indagini e dei test strutturali necessari leviterebbe fino a 103.300 euro, a fronte dei 56.620 della prima ipotesi. 

In questo secondo caso, quindi, il costo totale preventivato dallo studio savonese per redarre la valutazione di rischio sismico dell’Ospedale di Stato si attesterebbe a 120.300 euro, “solo” 182.700 euro in meno della spesa massima autorizzata nella delibera n.21.

Il professionista ligure, inoltre, “visto il futuro cambio di sede” dell’Ospedale di Stato, ha prodotto anche un preventivo per uno studio, una valutazione, ancora più economico… Ma di questo parleremo nei prossimi giorni. (continua)

Enrico Lazzari