San Marino. Caso Delibera da 300mila euro: all’apparenza con i professionisti liguri risparmio da 155mila euro solo alla voce “competenze e prestazioni”

Non ci sono più dubbi. Quanto anticipato nei giorni scorsi (clicca qui per rileggere le anticipazioni) relativamente alla presenza di un secondo preventivo per terminare la valutazione di rischio sismico dell’Ospedale di Stato, trova inappellabile conferma. E, se trova conferma la presenza del documento, sorte diversa non tocca ai contenuti che erano stati anticipati, pur con i condizionali del caso non essendo certi, ma frutto di, pur attendibili, indiscrezioni.

Certo, con il documento fra le mani, è possibile sia togliere i condizionali che fornire una ricostruzione più completa e più corretta nelle cifre. Ed è quello che, pur senza profonde competenze tecniche o ingegneristiche -importanti per comprendere al meglio simili documentazioni- cercherò di fare fin da subito.

Ora, si possono togliere i “condizionali” a diversi elementi. Si apprende così, che il preventivo di spesa per la valutazione è stato inoltrato dall’Ing. Sara Frumento, il sui studio si trova al civico 7/1 di via Sormano, a Savona, la quale ha allegato anche due distinti preventivi per gli interventi e le prove specifiche predisposti da Omega Soluzioni (Omega srl) sita in Corso Ricci, n.76/3 sempre a Savona.

Non trascurabile, però, la data che compare in questi documenti, predisposti il 28 luglio scorso, ovvero tre giorni dopo il licenziamento della delibera n.21 che fissava in 183 mila euro la spesa “relativa alle competenze e prestazioni professionali” a vantaggio dello studio “Pagnoni Vita Ingegneri Associati” di Roma e in “un massimo di 120 mila euro” l’autorizzazione di spesa per gli oneri “derivanti dagli interventi e prove specifiche sulle strutture”. Per un totale massimo di spesa, quindi, quantificato in 303 mila euro.

Non è semplice, senza la consulenza di un professionista competente in queste tematiche estremamente tecniche, raffrontare con estrema certezza le singole voci di spesa. Ma, apparentemente, la prima “sconvolgente” enorme differenza che “balza agli occhi” è relativa alle “competenze per prestazioni professionali”, ovvero alla voce in cui si è autorizzata in delibera una spesa di 183mila euro.

Infatti, sommando fra loro i costi -considerando le opzioni di “intervento” più onerose- dei tre fascicoli che vanno a formare il preventivo dei professionisti savonesi, relativamente alle voci riconducibili agli aspetti propri di “competenze e prestazioni professionali”, non si va oltre i 22mila euro! Considerando che quei costi sono “al netto di Iva e di oneri previdenziali CNPAIA e comprendono una spesa accessoria applicata nella misura del 25% dell’importo”, si deduce che il costo per San Marino possa essere circa 155 mila euro in meno di quanto autorizzato nella delibera n.21, redatta seguendo in linea di massima le indicazioni, il suggerimento messo nero su bianco dal Direttore Generale dell’ISS, l’italiano Francesco Bevere, in una lettera inviata il 14 luglio scorso al Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta (Rete).

Onorevole Segretario” -si leggeva in quella lettera-, “…vista la necessità di riorganizzare i servizi dell’Ospedale di Stato (…) si richiede al Congresso di Stato, ai sensi dell’art. (…) la preventiva autorizzazione all’attivazione di un contratto di collaborazione con lo Studio Pagnoni Vita Ingegneri Associati di Roma”. Ma non solo, nella stessa missiva il DG ISS suggeriva anche i costi: “150 mila euro” -poi divenuti nella delibera 183 mila- “cui aggiungere i costi, previsti fra un minimo di 100mila e un massimo di 120 mila euro, derivanti dal numero ancora imprecisato di interventi specifici sulle strutture e dalla complessità delle indagini geologiche e sismiche”.

Poco conta, quindi, che a presentare in Congresso di Stato la delibera in questione sia stato il Segretario di Stato Stefano Canti, perchè detentore della delega all’AASLP, a sua volta competente per la struttura dell’Ospedale di Stato… I contenuti di quella delibera sarebbero stati definiti, o meglio suggeriti, dal DG Bevere; comunicati a Ciavatta -non a caso Segretario che ha prodotto, al pari di Canti, “i riferimenti” che hanno illustrato l’iniziativa ai colleghi di governo prima del varo della delibera- e, infine, messi nero su bianco da Canti.

Il dubbio che sarebbe bello chiarire, per poter risalire con certezza alle eventuali responsabilità politiche, è soprattutto uno: il Segretario Canti era al corrente che sarebbero arrivati, o che erano stati richiesti altri preventivi? Ma questa è un’altra storia, prettamente politica e propria dei rapporti fra membri del Congresso di Stato.

La “storia” attuale è la grande discrepanza di costi fra la delibera (non è dato a sapere se esista un preventivo presentato dallo studio romano) e il preventivo dei professionisti savonesi che continueremo ad approfondire -e capire sempre meglio e nel dettaglio- nei prossimi giorni.

Enrico Lazzari