Secondo Il Sole 24 Ore il responsabile della vigilanza della Banca centrale ascoltato dai Pm forlivesi assicura che l’autorità di vigilanza conosceva la situazione del gruppo bancario al centro dell’inchiesta Varano: “Non potevamo parlarne perché ci avrebbe creato un imbarazzo istituzionale terrificante”. Immediata la replica da via del Voltone: “Tutto falso”
– La Banca centrale di San Marino sapeva del controllo di fatto esercitato abusivamente dalla Cassa di Risparmio di San Marino sul gruppo Delta, anche se ufficialmente lo negava o comunque non lo riconosceva. E’ questo – secondo quanto riporta il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi – quanto avrebbe raccontato il 6 ottobre scorso ai pubblici ministeri forlivesi il responsabile della vigilanza della Banca centrale sammarinese, Stefano Caringi.
“Non potevamo dire che c’era il controllo – avrebbe detto ai magistrati Marco Forte e Fabio Di Vizio, sempre secondo il quotidiano degli Industriali – perché se avessimo rilevato il controllo, soprattutto con riferimento al fatto che Banca d’Italia aveva escluso che ci potesse essere un controllo, ci avrebbe messo in un imbarazzo istituzionale terrificante”.
Le dichiarazioni rilasciate da Caringi ascoltato dai Pm di Forlì possono essere quindi un tassello in più nell’inchiesta Varano condotta dalla procura forlivese su ipotesi di riciclaggio, abusivismo bancario e finanziario, evasione fiscale, appropriazione indebita e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Per questi e altri reati, a maggio la polizia di Stato e la guardia di finanza hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei vertici della Carisp San Marino e del gruppo bancario Delta, con sede a Bologna. In manette sono finiti Gilberto Ghiotti (presidente Carisp San Marino), Luca Simoni (direttore Carisp), Mario Fantini (amministratore Carisp), Gianluca Ghini (direttore Carifin Sa, controllata dalla Cassa) e Paola Stanzani (vicepresidente Delta).
Immediata la replica della Banca centrale. “Pur non potendo divulgare notizie coperte da segreto professionale, precisiamo comunque che il contenuto dell’articolo è radicalmente contrario al vero, nella parte in cui, con arbitrarie citazioni, attribuisce a Stefano Caringi, responsabile del dipartimento di vigilanza, affermazioni concernenti le relazioni tra la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino ed il gruppo bancario Delta”.
FONTE ROMAGNANOI.IT