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  • San Marino. Caso di malasanità in ginecologia ambulatoriale. Spuntano i primi testimoni e si fa chiarezza sull’accaduto

    Ospedale IssLa notizia del caso di malasanità, pubblicato da Giornalesm.com,  ha letteralmente sconvolto l’opinione pubblica e molti, ora, si sono decisi a denunciare altri casi di malasanità diffusa. Molti ci hanno contattato, anche per questo ultimo caso.

    Degli addetti ai lavori ci hanno avvicinato per parlare, finalmente dicono loro, ma nel totale anonimato. Uscire allo scoperto, con questa Direzione, si rischia moltissimo essendoci – parole loro – nell’ISS un vero e proprio regime.

    Infatti ci sono circolari interne che proibiscono in maniera categorica il contatto con i giornalisti e parlare di disfunzioni e situazioni ”non corrette” all’interno dell’Ospedale. Anche chi tempo fa e proprio su questo giornale aveva esternato le proprie perplessità sull’improvvida gestione Caruso-Mussoni-Manzaroli-Francini a viso aperto, cioè con il suo nome e cognome, è stato pesantemente redarguito e sanzionato con una lettera di reclamo, anteprima – qualora questo comportamento non ritenuto corretto da parte della Direzione dovesse continuare – ad altre sanzioni più pesanti fino, alla fine, al vero e proprio licenziamento.

    Non si scherza con l’arcigna Caruso da Ravenna, venuta qui a San Marino ad ”organizzare” con i suoi metodi poco ortodossi e poco efficaci una gestione dell’ISS che prima del suo arrivo, anche se con tante lacune, era accettabile.

    Ora non lo è più, ma chi lo dice non è questo cronista ma la pletore di professionisti, purtroppo la maggioranza sammarinesi, che se n’è andata o è stata costretta ad andarsene, anche in pensionamento forzato grazie ad una legge insulsa, a favore di una serie di collaboratori, quasi tutti forensi, che una volta effettuato l’intervento o la visita se ne vanno, prendendo giustamente i soldi del loro compenso e non lasciando nessun insegnamento ai tanti giovani anche sammarinesi che vorrebbero imparare il sacro mestiere del medico o del chirurgo.

    Torniamo al fatto di malasanità denunciato su queste pagine la scorsa settimana.

    Il caso della donna in menopausa, che è andata in ambulatorio per un controllo e se ne è ritornata a casa, una settimana dopo, con una operazione d’urgenza e senza una tuba e l’appendicite. Il caso ha fatto molto discutere ed ha sollevato notevoli perplessità, qualora ce ne fosse ancora bisogno, sull’attuale pessima gestione dell’ISS.

    Una notizia che è letteralmente esplosa nell’opinione pubblica e che ha fatto tanto parlare costringendo la Direzione dell’ISS ad affannarsi nel chiedere alla signora malcapitata, dicono peraltro amica della Caruso (ancora più sfortunata! diciamo noi con un velo di ironia), di scrivere due righe per far tacere i malumori dell’opinione pubblica. Un’operazione riuscita a metà, in quanto la malcapitata ha confermato che il controllo è andato male e soprattutto la mail inviata ai mezzi di informazione era dell’ISS.  Cioè una persona oggetto di un caso di malisanità si rivolge a chi glielo ha procurato per inviare una mail ai media?

    A pensare male si fa peccato, ma spessissimo ci si prende diceva Andreotti.

    A parlare di quanto è accaduto alla signora, raggiunti da Giornalesm.com, sono invece alcuni testimoni.

    L’incidente, se così possiamo chiamarlo, ci dice un primo testimone, è accaduto non in ospedale ma all’ambulatorio del Centro Atlante durante un controllo, dovuto alla presenza, nell’utero della donna, di alcuni polipi.

    Durante il controllo, inavvertitamente ed è una cosa che può capitare, afferma il testimone, gli è stata bucata una tuba. Dato che la signora, di cui non abbiamo mai fatto il nome e non è nostra intenzione farlo ndr, è soggetta ad una sclerodermia  questi buchi hanno generato una situazione infiammatoria ed infettiva che hanno portato in peritonite sia la tuba stessa che l’appendicite che è contigua, entrambe asportate.

    Un’altro testimone, questa volta, in ambito ospedaliero ci conferma il disagio che la paziente ha avuto nel corso della sua degenza. La signora che era in preda a dolori, piangeva ed urlava dal male dalle 8 di domenica mattina e si è vista arrivare il medico alle 09.30 che l’ha operata immediatamente dopo averla visitata. Il medico, nonostante i solleciti, è arrivato alle 09.30 forse perchè era domenica mattina, avrebbe replicato un’addetta ai lavori. Siamo tutti terrorizzati per come si sia riuscito ad abbassare il livello del nostro amato ospedale che tanto ci costa in termini economici, ci ha confessato il testimone. Un ospedale che tempo fa, parole del testimone, era considerato il fiore all’occhiello della Romagna in tanti reparti. Pensi – ci confida il secondo testimone – che qui sono venuti ad operarsi, con un impatto mediatico importantissimo e mondiale, diversi campioni dello sport. L’Ospedale di San Marino era considerato un’eccellenza in campo mondiale, chiosa il testimone. Guardi come siamo messi ora; mi viene da piangere per come sono riusciti a distruggerlo! Conclude disperato il testimone.

    La signora oggetto di questo caso di malasanità, ci dice un altro testimone, si è presentata in ospedale sabato accusando fortissimi dolori addominali ed è stata immediatamente ricoverata. Il controllo all’utero lo ha fatto martedì scorso nell’ambulatorio sito al Centro Atlante, dove fanno i controlli per le donne in menopausa, ma non so chi sia stato il medico – ci dice il testimone. La signora, continua, è stata a casa dopo il fattaccio di martedì all’ambulatorio e stava malissimo, sempre peggio. Alla fine dopo qualche giorno in quelle condizioni si è decisa, a seguito dei dolori lancinanti all’addome ad andare in ospedale. Mai avrei potuto credere che queste cose potessero succedere a San Marino, siamo proprio alla deriva ha chiosato l’ultimo testimone.

    Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com