San Marino. Caso discarica Riceci a Petriano vicino Urbino. Coinvolta società riconducibile al patron della Cartiera Ciacci di San Marino AMBROGIO ROSSINI. Ecco cosa sta succedendo…

Il caso della maxi discarica che coinvolge la società AURORA Srl sta guadagnando notevole attenzione a livello nazionale. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, la società AURORA Srl è controllata per il 40% da Marche Multiservizi e per il restante 60% da Ecosistemi di San Marino, che è affiliata al patron della Cartiera Ciacci di San Marino. L’obiettivo di AURORA Srl è la realizzazione di una discarica di grandi dimensioni nella località di Petriano, situata nei pressi di Urbino.

Il Resto del Carlino dell’edizione di Pesaro, in un articolo del 23 maggio 2023 dal titolo Europa Verde sul caso Riceci “Discarica totalmente fuori misura Vogliono rifiuti da tutte le Marche” scrive  ”La previsione di 5 milioni di metri cubi della discarica di Riceci appare totalmente fuori misura. E’ utile solo ad attirare in provincia rifiuti provenienti non solo dal territorio provinciale ma anche da quello regionale, in particolare dalla provincia di Macerata che non ha volutamente previsto ulteriori discariche nel proprio territorio”. La presa di posizione è firmata dall’esecutivo comunale di Pesaro di Europa Verde, guidato dalla portavoce (e assessore comunale all’ambiente) Maria Rosa Conti, che nei giorni scorsi, insieme alla portavoce provinciale Adriana Fabbri, ha portato sul tavolo nazionale del partito il tema dei rifiuti in provincia di Pesaro-Urbino. Ne hanno parlato con l’onorevole Luana Zanella (che giovedì sarà a Riceci) e con il portavoce nazionale Angelo Bonelli. Ed è inevitabile che il discorso sia caduto anche sul progetto della maxi discarica di Petriano, voluta dalla società Aurora srl, il cui 40% è detenuto da Marche Multiservizi e il 60% dalla Ecosistemi di San Marino, che fa capo al patron della Cartiera Ciacci. Europa Verde, a tal proposito, sottolinea anche che “la proprietà delle discariche deve essere pubblica, sia per evitare speculazioni sia per garantire che queste siano a servizio del territorio nella misura in cui servono: questo è un grande vulnus per il nostro territorio, perché anche la multiutility Marche Multiservizi non è più ormai a totale partecipazione pubblica, affinché la comunità abbia la garanzia assoluta di scelte di gestione dei rifiuti nell’interesse preminente della collettività. E poi vi è il tema dell’impatto ambientale: prima di compromettere un nuovo territorio occorre verificare se è possibile sfruttare al meglio i siti esistenti”.

L’imprenditore sammarinese AMBROGIO ROSSINI, patron della Cartiera Ciacci e Banca Agricola e Commerciale

Ed ancora più dettagliatamente il Mattino in un articolo del 10 maggio 2023 parla del SOCIO DI SAN MARINO, e scrive: ‘‘Il caso della maxi discarica per 5 milioni di tonnellate di rifiuti progettata nella piccola valle di Riceci di Petriano arriva in Parlamento. L’iniziativa è del deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi e Sinistra che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta ai ministri di economia, pubblica amministrazione e interno, firmata anche dal co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli. Il socio di San Marino. Nell’atto si mette sotto esame il ruolo nell’operazione di Marche Multiservizi, la società pesarese dei servizi pubblici locali del gruppo Hera e si chiede al Governo «se non ritenga necessario anche avvalendosi dei poteri ispettivi adottare iniziative per fare chiarezza circa le procedure messe in atto dalla società, al fine di garantire la necessaria trasparenza e il pieno rispetto dell’interesse pubblico». Nell’interrogazione si rileva che «il 18 aprile 2023 presso l’amministrazione della provincia di Pesaro Urbino è stato avviato un procedimento autorizzativo per l’impianto complesso polifunzionale di discarica per rifiuti speciali non pericolosi» da Aurora srl di Rimini, «società di scopo neo costituita ad hoc per realizzare la discarica, con capitale sociale depositato da Ecoservizi srl per il 60 per cento, risultante di proprietà di soggetti non identificabili dalla visura camerale, domiciliata nella Repubblica di San Marino, e per il 40 per cento depositato da Marche Multiservizi spa a partecipazione e controllo pubblico, dove i soci pubblici (quasi la totalità dei Comuni della provincia di Pesaro Urbino e l’amministrazione provinciale) detengono la maggioranza del capitale sociale». Società a partecipazione pubblica. In realtà, Marche Multiservizi non è una società “a controllo pubblico”, bensì è semplicemente a partecipazione pubblica, come ha riconosciuto su ricorso della stessa azienda nel 2019 con due sentenze la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti delle Marche. Nell’interrogazione i parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra ipotizzano che lo smaltimento progettato di 200mila tonnellate annue di rifiuti per 25 anni generi un giro di affari superiore a 500 milioni di euro. «Rimane poco chiara – si legge nell’atto – la motivazione in base alla quale Marche Multiservizi spa, che è la multiutility più grande delle Marche, con un valore della produzione per l’anno 2022 di 152 milioni di euro e un utile netto di 15,3 milioni di euro, abbia bisogno di un partner economico della Repubblica di San Marino», e non proponga «tale progetto in proprio».«Non è dato sapere, inoltre – continua l’interrogazione -, con quali procedure, e se di evidenza pubblica, e secondo quali criteri sia stato selezionato il partner economico con il quale si è costituita la società Aurora srl, se il Cda e l’assemblea degli azionisti di Mms spa fossero a conoscenza del coinvolgimento di un altro soggetto privato, e se il Cda di Mms abbia approvato la costituzione della società Aurora srl». Peraltro, è noto che l’ad di Marche Multiservizi, Mauro Tiviroli, presiede il Cda della società Aurora mentre è controversa la legittimità del conferimento di certi rifiuti indicati, contestata anche dalla Regione.”

Ed ancora in un articolo del 5 maggio 2023, sempre del Resto del Carlino ed. Pesaro si legge chiaramente il nome di AMBROGIO ROSSINI: ” Viaggio nella futura discarica Quaranta ettari di rifiuti tra le colline di Raffaello: le barricate dei residenti. Tra Riceci e Montefabbri, l’attore Dustin Hoffman girò lo spot sulle bellezze delle Marche. La gente del posto si ribella, un comitato ha raccolto 2000 firme, e il sindaco dice “no”. Vedi una valle, bella o brutta importa poco, trovi una strada d’accesso e il più è fatto. E’ facile realizzare una discarica in provincia di Pesaro e Urbino. Ancor più semplice destinarla a rifiuti industriali speciali a meno di 500 metri dalle case. I dubbi sono ancora meno, se poi si chiede a Marche Multiservizi di far parte della partita. La pratica vola. A Riceci, comune di Petriano, in un collina verde da cartolina, con le mura e i palazzi di Urbino sullo sfondo, ne vogliono costruirne una larga 40 ettari che possa contenere per 25 anni oltre 5 milioni di tonnellate di scarti delle fabbriche, rifiuti che non si possono bruciare né trasformare. Vanno solo interrati in eterno. A proporla (ha già comprato il terreno e avviato l’iter in Provincia con la convocazione della conferenza di servizi) è una società dal nome tranquillizzante, “Aurora srl” ma del tutto fuorviante visto che intende costruire discariche.

Il 60 per cento delle azioni fanno capo al patron della Cartiera Ciacci di San Marino, Ambrogio Rossini, il 40 per cento è di Marche multiservizi che per farne parte ha versato 60mila euro ed è pronta a spenderne molti di più per un probabile aumento di capitale.

Il comune di Petriano, che è socio di Marche multiservizi, ha votato contro l’ipotesi della discarica ma nello stesso tempo è socio di chi vorrebbe farla, ossia di Marche Multiservizi. Il sindaco Fabbrizioli dice: “E’ vero, abbiamo il doppio ruolo. Ma un fatto è chiaro: il consiglio comunale non vuole la discarica, i cittadini neppure e abbiamo incaricato uno studio legale e tecnico per dire no in ogni sede, facendolo presente anche a Marche multiservizi”. Che sull’argomento tace. Né comunicati né conferenze stampa né un commento sulla nomina a presidente il 20 dicembre scorso di Mauro Tiviroli, amministratore delegato di Marche multiservizi. Allora siamo andati a Riceci a parlare con i residenti, dove nel 2009 girarono anche lo spot con Dustin Hoffman, sulle bellezze infinite delle Marche. Crescentino Mazzoli, che abita a poche centinaia di metri dalla valle prescelta: “Come si fa a pensare di portare qui quella robaccia, qui è un paradiso e loro ci portano i rifiuti industriali. Mi chiedo se non si vergognano”

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