Si è conclusa con una piena assoluzione dell’imputato la vicenda giudiziaria penale che ha visto contrapposti, prima davanti alla Procura della Repubblica e poi avanti il Tribunale penale di Udine, la compagnia Adriatic Osiguranje, compagnia assicurativa croata con sede legale a Zagabria e da qualche anno con stabile organizzazione in Italia, a Trieste e il Sig. Sean Filipin, giovane agente assicurativo titolare dell’agenzia di Udine della predetta compagnia. L’agente era imputato di reati assai gravi quali l’appropriazione indebita dell’ingente somma di 629.000 euro, di una scheda sim e della contraffazione del marchio. I fatti sono tanto complessi quanto veramente particolari.
L’agenzia di Udine, anche grazie al sistema informatico messo a punto dal giovane agente, aveva iniziato a lavorare sin da subito con altissimi numeri, concludendo, principalmente con contratti on-line, decine di migliaia di polizze. Ciononostante, la compagnia croata aveva deciso di revocare il mandato al Filipin, trasmettendo la revoca via pec alle 23.45 di un venerdì sera di ottobre 2020. La revoca del venerdì notte non era però la sola stranezza di tale vicenda. Il lunedì mattina successivo l’agente e tutti gli impiegati dell’agenzia di Udine troveranno il cancello di ingesso dello stabile chiuso con una catena e, dopo essere riusciti faticosamente ad entrare, potranno constatare come tutte le postazioni lavorative erano state sostituite e le strumentazioni informatiche accatastate su un tavolo di una stanza.
Da tale brusca interruzione del rapporto sono nate diverse azioni giudiziarie civile e penali. Riguardo quest’ultimo aspetto della vertenza, la compagnia Adriatic aveva presentato una articolata denuncia con la quale aveva accusato il proprio a quel punto ex agente di aver sottratto alla società l’importo assai elevato di oltre 629.000 euro, una scheda telefonica e di aver contraffatto e utilizzato a proprio vantaggio il dominio con il sito della compagnia. La Guardia di Finanza di Udine, delegata alle indagini, aveva svolto un importante lavoro di ricostruzione dei rapporti patrimoniali, interrogando, da ultimo, l’indagato.
Quest’ultimo, difeso dall’Avvocato Nicola Montefiori del Foro di Ravenna, aveva ribattuto punto su punto le contestazioni cercando di dimostrare come non solo egli non avesse sottratto alcunchè ma che, anzi, era lui in credito di diverse centinaia di migliaia di euro di provvigioni non pagate.
In effetti, le correlate azioni civili stavano dimostrando proprio questo, ossia che era stata la compagnia a nascondere all’agente le provvigioni per migliaia e migliaia di polizze, divenendone debitrice per centinaia di migliaia di euro. Nel frattempo, però, a causa della citata denuncia penale, l’agente era stato radiato dall’albo degli agenti anche se il ricorso contro tale così importante sanzione è tuttora in corso avanti il TAR del lazio.
Il processo penale affidato al Giudice Dott.ssa Silvia Pussini, ha tenuto impegnato il Tribunale di Udine per tre udienze, nel corso delle quali sono stati sentiti sia il sottoufficiale della Guardia di Finanza che aveva svolto le indagini, sia i testimoni della difesa. Ieri pomeriggio è giunta l’assoluzione con formula piena. Le prove apportate dalla difesa sono state evidentemente convincenti essendo giunto un verdetto di piena assoluzione.
“E’ finito parte dell’incubo” ha commentato il giovane agente assicurativo, “quantomeno per il versante penale. Ora mi batterò per ottenere la reintegrazione dalla radiazione che con troppa superficialità l’IVASS ha disposto nei miei confronti”.
Le motivazioni si conosceranno tra 90 giorni.
Avv. Nicola Montefiori
TUTTO QUELLO CHE AVEVA DICHIARATO SEAN FILIPIN NEL PRIMO ”CAFFE’ SCORRETTO” ERA TUTTO VERO E NON ERA QUEL RICICLATORE CHE DICEVANO CHE FOSSE.
Guarda la prima intervista nel gennaio 2022
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