San Marino. Caso Gendarme violento. Quell’audio con le urla terribili della bambina e della donna picchiate … di Marco Severini

Immagini di repertorio

Giornalesm è entrato in possesso di un audio dove si sentono chiaramente le urla sia della bambina che della donna che vengono picchiate dal gendarme violento. Entrambe che piangono ed urlano, disperate.

E’ stata una cosa raccapricciante. Terribile, che mi ha scosso profondamente. Inascoltabile.

Come sono inascoltabili le frasi della donna quando dice ”mi hai rovinato tutta la faccia, io non ce la faccio piu’ a continuare con te’‘ ed anche ”hai picchiato anche mia figlia”…

E non era la prima volta, stante il referto del pronto soccorso. Quella scritta sul referto ”persona già nota a questo pronto soccorso” intendeva dire che la donna già qualche mese prima si era presentata in Pronto Soccorso con il viso tumefatto dalle botte dell’uomo. Quella volta le diedero 7 giorni di prognosi con la possibilità anche di denunciarlo e finire una volta per tutte questo calvario.

E lo fece! Dapprima la donna lo denunciò poi ritirò la denuncia, forse mal consigliata da qualche persona vicina al gendarme violento. Alcuni mesi, com’era prevedibile, dopo la picchiò nuovamente. Ed andò nuovamente al Pronto Soccorso di San Marino, le diedero 5 giorni di prognosi per tumefazioni al volto. Questa volta lei denunciò, ma per mesi lui continuò ad importunarla continuamente, impunito, fino alla pubblicazione dei nostri articoli.

Ma quell’audio è terribile! In uno scatto d’ira il gendarme violento prese a menare sia la donna che la bambina. Questo è inaccettabile soprattuto se è un gendarme a farlo. Inaccettabile. Inutile che poi alla fine dello scatto d’ira chiedesse scusa, addolorato per quanto aveva fatto, e chiedesse di essere perdonato. Ma come può essere perdonato una persona che si comporta in questo modo?

Parleremo in un altro articolo anche di quello che è successo in Gendarmeria, ora sono profondamente disgustato, schifato e turbato dopo aver sentito quella registrazione. Spero, vivamente, che si faccia giustizia. Ancora ho fiducia delle istituzioni.

Non ci si può comportare così, non si possono fare queste cose.

Non si possono accettare!

 

Marco Severini – direttore del Giornalesm