San Marino, “Caso James” e volontariato del condannato nell’oratorio di Murata. La Diocesi e i Salesiani: “Vicenda personale, ma il nostro impegno educativo resta saldo”

La vicenda del 27enne condannato in via definitiva per pedofilia e che, nonostante ciò, avrebbe continuato a frequentare, fra l’altro, l’oratorio di una chiesa sammarinese, scuote la Repubblica e pone interrogativi sulla tutela dei minori.

La Diocesi di San Marino-Montefeltro, insieme alla Parrocchia di Murata e alla Comunità Salesiana, ha diffuso una nota ufficiale in cui prende posizione rispetto alle notizie di questi giorni.

«Esprimiamo il nostro sconcerto – si legge nel comunicato – per notizie che, in maniera ingiustificata e inopportuna, vorrebbero coinvolgere il Vescovo e una realtà educativa preziosa per tante famiglie, in una vicenda cui siamo del tutto estranei».

Secondo quanto precisato, il giovane avrebbe preso parte ad alcune attività dell’oratorio dei Salesiani, «senza mai ricoprire alcun ruolo di responsabilità o di animazione». La Diocesi sottolinea di aver appreso «con stupore e amarezza» della condanna definitiva, specificando di non aver mai ricevuto alcuna segnalazione né avuto conoscenza dei procedimenti giudiziari che lo riguardavano.

Sul piano delle tutele, la Chiesa sammarinese ricorda di aver attivato già da anni il “Servizio diocesano Tutela dei minori e delle persone vulnerabili”, con un Centro di Ascolto dedicato e un vademecum di buone prassi per la prevenzione degli abusi nelle parrocchie. Anche i Salesiani evidenziano di aver adottato misure analoghe e che «mai alcuna segnalazione è pervenuta» riguardo al 27enne.

L’oratorio, spiegano ancora dalla Comunità, «segue da sempre il metodo preventivo di Don Bosco, fondato su ragione, religione e amorevolezza». Tutte le attività, viene ribadito, sono affidate a educatori e animatori formati, con l’obiettivo di garantire ai ragazzi un contesto «sereno e protetto».

Un passaggio del comunicato, infine, vuole chiarire il messaggio più importante: «Le vicende personali di un singolo non devono offuscare il valore di un’intera comunità educativa, che da sempre accompagna i ragazzi e sostiene le famiglie con accoglienza, cura e responsabilità».

La Diocesi, la Parrocchia di Murata e i Salesiani concludono riaffermando «l’impegno a custodire con responsabilità i minori affidati e la fiducia delle famiglie, accompagnando i giovani con lo stile di Don Bosco: accoglienza, cura e speranza».

Leggi qui il comunicato stampa ufficiale: Comunicato stampa-diocesi