Il Commissario della Legge Beccari contesta il reato di associazione a delinquere anche all’ex direttore generale ROBERTO MORETTI.
I. Roberto Moretti, quale collaboratore ed esecutore dell’associazione a delinquere per quanto riguarda le attività necessarie al sodalizio di competenza di BCSM e Carisp, alle dipendenze di Confuorti alla cui causa e all’interesse di Grandoni e Guidi e di Banca CIS, asserviva i poteri pubblici derivanti dal ruolo di direttore di BCSM, subentrato al dimissionario Capuano, assumendo impulsi esecutivi veicolati da Guidi e Grandoni e, indirettamente, da Confuorti, partecipava direttamente al sodalizio criminoso,
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tra l’altro: in supporto dell’intervenuta operazione titoli in favore della galassia Confuorti, minimizzava e tentava di occultare la rilevanza criminosa dell’operazione, dissimulando, in Condir, l’assenza di danno e anzi l’utilità dell’operazione per BCSM, occultando la relazione di KPMG sollecitata su tali aspetti ai consiglieri (Mancini) che intendevano visionarla, indi impedendone le verifiche del caso, travisandone i contenuti e fornendo alla stampa apposita nota con la quale riaffermava (apoditticamente) l’assoluta non nocività per BCSM dell’operazione in oggetto;
facendo pressioni sul DG di Carisp Dario Mancini affinché prorogasse, pur in assenza dei presupposti, il prestito erogato da Carisp a Leiton Holding per l’acquisto di Banca CIS, indi convocandolo abusivamente in BCSM sollecitato dal presidente del CdA di Carisp Fabio Zanotti, ivi condividendo stralci del relativo verbale, consigliandogli di interessare BCSM per un parere in merito allo scopo di condizionare, nell’interesse di Guidi e Grandoni (esponenti di Leiton), le deliberazioni di Carisp in pregiudizio del patrimonio dell’ente (tenuto conto che il prestito non verrà poi mai rimborsato),
consentendo a Guidi di rincarare le relative pressioni riconvocando Mancini anche alla presenza di quest’ultimo in palese abuso della propria autorità;
interponendosi, nell’interesse di Guidi e Grandoni e Confuorti (che avrebbe ritratto lauta commissione dal perfezionamento della vendita) affinché il Coovig desse parere favorevole all’acquisto di Banca CIS da parte di Turki minimizzando i rilievi del Sovig e consentendo, in spregio ai regolamenti e alle norme circa l’accertamento della liceità dei capitali, l’autocertificazione di tali requisiti, ignorando i rilievi effettuati dalle autorità antiriciclaggio in merito;
autorizzando quale membro del Coovig, sempre nell’interesse dei soggetti di cui sopra Guidi, Grandoni e Confuorti, l’apertura di un conto corrente in BCSM su cui far transitare, indebitamente, i soldi necessari all’acquisto così fornendogli una parvenza di legalità all’esterno, presumendosi effettuati, da parte di BCSM, i controlli che, invece, non erano stati scientemente fatti ed, anzi, impediti;
operando al fine di consentire l’erogazione da parte del Condir e poi, in proprio, dal Coovig di supporti di liquidità a Banca CIS nel corso del 2018 mediante i quali era altresì pagato un prestito concesso da Advantage Financial a Banca CIS nell’agosto 2014 per il residuo di euro 7 milioni e 500, occultando e travisando i rilievi del Sovig, comunicando falsamente la non strutturalità della crisi di Banca CIS che avrebbe impedito l’erogazione dei supporti nonostante quanto rilevato nell’appunto istruttorio del Sovig;
deliberando il nulla osta ai supporti ovvero approvandoli, ignorando e travisando i riferimenti del Sovig, dissimulando la non strutturanti della crisi invece conclamata, riferendo al Condir, unitamente a Mazzeo, notizie false circa la non strutturalità della crisi di Banca CIS e circa la sua transitorietà;
ignorando e occultando altresì, al fine di favorire Banca CIS, gli esponenti Guidi e Grandoni e Confuorti, i rilievi effettuati dalle autorità antiriciclaggio circa l’impiego dei finanziamenti erogati a CIS nel 2018.
Fatti commessi per tutta la durata dell’incarico ricoperto presso BCSM;
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