Il Commissario della Legge Beccari contesta il reato di associazione a delinquere anche a FILIPPO SIOTTO.
Si legge dall’avviso di garanzia (comunicazione giudiziaria):
E Filippo Siotto: in qualità di collaboratore ed esecutore dell’associazione a delinquere per quanto riguarda le attività di competenza di BCSM necessarie al sodalizio, alle dipendenze di Confuorti da cui è stato reclutato e nell’interesse dello stesso Confuorti, di Grandoni, di Guidi e di Banca CIS, asserviva i poteri pubblici derivanti dal ruolo di membro del Coovig di BCSM, pedissequo esecutore delle disposizioni di Confuorti (della cui illegalità era consapevole), pur subordinato a Savorelli, da licenziamento, tra l’altro:
agevolava e consentitivi le operazioni pianificate da Confuorti sul sistema finanziario sammarinese nell’interesse suo e di Banca CIS tra le quali la compravendita di titoli Demeter da lui autorizzata ed il trasferimento titoli da 64 milioni di controvalore in BCSM;
si interponeva, abusando dei suoi poteri per tenere indenne Banca CIS dagli esiti dell’ispezione effettuata nel 2016, nella consegna del relativo verbale ispettivo a Daniele Guidi da parte di Pappalardo e Cherubini, accordandosi indebitamente con Guidi per una rivisitazione cartolare di tali risultanze;
si operava attivamente (ad es. elevando sanzioni a Giuliano Battistini) in coordinamento con Confuorti, per estromettere da BCSM personale ritenuti scomodi agli scopi del sodalizio (Pappalardo, Battistini) ovvero per demansionarli (Fabio Mazza), contribuendo a modificare l’organigramma della struttura anche con l’intento — poi conseguito — di ottenere un Coovig costituito da fedeli di Confuorti;
rivelava a Confuorti segreti d’ufficio relativi alla procedura Asset Banca, al bilancio 2016 di Carisp, alla cessione degli NPL, alle norme a sostegno del sistema bancario e finanziario, al fine di consentire al suo interlocutore di poter portare a termine i suoi piani perseguendo il suo interesse e quello di Banca CIS.
Abusava dei poteri d’ufficio sottoponendo indebitamente Asset Banca a L.c.a. mediante recezione, consapevole e acritica, delle relazioni degli organi della procedura collusi con Confuorti allo scopo di eliminare un concorrente di Banca CIS e far confluire gli attivi Asset in Carisp;
orientando — sotto il coordinamento di Confuorti — la redazione dei decreti 78, 79 e 80 del 10 luglio 2017 facendo credere agli organi politici che fossero frutto delle professionalità di BCSM, in realtà funzionali a consentire, tramite la concentrazione della liquidità dei fondi pensione in BCSM sotto il controllo del Direttore Generale, il loro impiego per l’acquisto dei titoli del gruppo Confuorti da Banca CIS e la conversione del credito d’imposta del CIS in crediti esigibili verso lo Stato.
Dalla data di presa in servizio fino alla cessazione della carica di Direttore Generale in BCSM;”
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