Il Commissario della Legge Beccari contesta il reato di associazione a delinquere anche a RAFFAELE MAZZEO.
Si legge dall’avviso di garanzia (comunicazione giudiziaria):
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”H. Raffaele Mazzeo, in qualità di collaboratore ed esecutore dell’associazione a delinquere per quanto riguarda le attività di competenza di BCSM e Carisp necessarie al sodalizio, alle dipendenze di Confuorti e nell’interesse dello stesso Confuorti, di Grandoni, Guidi e di Banca CIS, asserviva i poteri pubblici derivanti dal ruolo di membro del Coovig di BCSM e quelli privati derivanti dal proprio ruolo di advisor, per conto di RIA GT, incaricato alla valutazione dei crediti deteriorati.
Quale membro di RIA GT si operava affinchè il CdA di Carisp, approvando un bilancio predisposto anche con la sua consulenza sotto i dettami di Confuorti, producesse una perdita derivante da una svalutazione dei crediti spropositata (in particolare dei crediti costituenti il “pacchetto Delta”) che poi venivano ceduti a tal prezzo determinando un danno per l’istituto;
nominato in seguito, grazie alle influenze di Confuorti, membro del Coovig di BCSM si interponeva, in supporto al DG Moretti, affinchè BCSM fornisse a Banca CIS supporti di liquidità non dovuti per tutto l’arco del 2018, contribuendo ad occultare al Condir di BCSM gli appunti dell’Ufficio Soggetti Vigilati (brev. Sovig) circa la crisi strutturale di liquidità dell’istituto che avrebbe impedito sovvenzioni pubbliche, minimizzando gli appunti dei membri dello stesso e fornendo al Condir una falsa rappresentazione della realtà volta a dipingere la tenuità e reversibilità della crisi dell’istituto così facendo conseguire a Banca C1S un lucro indebito con danno del patrimonio pubblico di BCSM;
a monte dell’acquisto di BCSM dei titoli Demeter dalla galassia Confuorti, si interponeva proponendo di spalmare la risultanza a bilancio dell’operazione nell’interesse di Confuorti e del CIS, così contribuendo ad occultare le conseguenze del reato e, di converso, l’emersione del reato stesso, per procurare vantaggio ai titolari effettivi della compagine di riferimento in Banca CIS; richiesto, quale membro del Coovig, per il nulla osta all’acquisto di Banca CIS da parte di TURKI,
occultava ancora una volta e sminuiva le risultanze dei servizi di vigilanza per consentire il nulla osta alla vendita del CIS a Turki.
Autorizzava la cessione delle partecipazioni in Banca Partner, Banca CIS e Scudo Investimenti SG, per il tramite della società Gleinor Holding s.a., in favore del promittente acquirente Turki, a fronte di una mera autodichiarazione (contra lesem) di dati per cui il Sovig aveva già manifestato l’opacità e l’impossibilità di verificarli;
al fine di orientare le verifiche in senso favorevole all’interesse delle parti della trattativa, consentiva, in data 19 febbraio 2018, previa intese intervenute direttamente con gli esponenti delle parti della trattativa, l’apertura di rapporti di conto corrente bancario, presso BCSM, in violazione dei regolamenti, con interposizione per mezzo dell’intestazione a Banca CIS piuttosto che ai diretti contraenti, così da avallare, con un intervento direttamente riferibile all’Autorità di vigilanza, a cornice di affidabilità dei trasferimenti previsti dagli accordi effettivamente intercorsi tra le parti.
Fatti commessi per tutta la durata dell’incarico ricoperto presso BCSM;”
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