Gli pseudo moralisti dell’Informazione vengono sbertucciati di fronte al paese per le loro condotte illegali.
Ivan Pinzari, cittadino moldavo, residente a Mercatino (stessa città del giornalista Fabbri) e domiciliato a San Marino città (!) è nella redazione del quotidiano pseudo moralista L’Informazione Sammarinese, diretto da Carlo Filippini, da ben otto anni. E coperto solo per due anni, gli altri sono in nero.
Il moldavo Pinzari che si occupa di stampare e distribuire il quotidiano L’Informazione, con un contratto da procacciatore d’affari del 2008 e scaduto nel 2010, dichiara sotto giuramento che conosce il giornalista Fabbri perché è da un po’ di tempo il suo giardiniere part-time e nel tempo rimanente il collaboratore all’Informazione.
Quindi Pinzari fa il giardiniere in Italia nell’abitazione di Fabbri a Mercatino (nella sentenza del procedimento civile che l’Informazione aveva perso contro la Kennel Club di San Marino si parlava di maggiordomo) e collaboratore nel tempo rimanente dell’Informazione, scapicollandosi ogni giorno tra Mercatino Conca e San Marino.
Senza contratto diciamo noi…ed anche il giudice italiano, perché dalla prova che mostriamo – che è una dichiarazione dell’Ufficio del Lavoro – Pinzari inizia a collaborare con Filippini dal 03.12.2008. Il periodo del giardiniere-maggiordomo-collaboratore-stampatore è antecedente
Ed infatti tutti ci domandiamo.. e prima? Prima se, come dice, Pinzari collaborava con l’Informazione vuol dire che lo faceva senza contratto. Senza contratto vuol dire irregolare cioè in nero.
Filippini che si fa aiutare da un extracomunitario moldavo (dicono che sia una bravissima persona, il Pinzari) per il suo giornale senza contratto. Era secondo Pinzari il 2007, si leggerà invece nella sentenza civile Kennel Club, che, invece, era il 2006.
Pinzari dichiara di fronte al giudice italiano: ‘‘In quel periodo ero dipendente di Antonio Fabbri, quale domestico, e nel tempo libero aiutante dell’Informazione”. Ma Pinzari dichiarerà (e da qui la falsa testimonianza) che aveva il contratto, un contratto a progetto, che è stato dimostrato non esserci perché quello depositato all’ufficio del lavoro non copre il periodo 2006-2007 e quasi tutto il 2008.
Ma non finisce qui.
Pinzari dice al giudice italiano che la mattina faceva il maggiordomo-giardiniere da Fabbri in quel di Mercatino e nel pomeriggio il factotum da Filippini nella redazione, con la nota chiusura abusiva del terrazzo, del quotidiano L’Informazione, la Carlo Filippini Editore.
E qui sbotta l’ottimo avvocato Stefano Pagliai facendo un’altrettanto ottima osservazione al giudice italiano: ”Ritengo il teste (Pinzari) poco credibile. E’ poco credibile che uno lavori la mattina come giardiniere in Italia e nel pomeriggio lavori a San Marino in un giornale. Poi Pinzari dice nel tempo libero…se uno ha un contatto di assunzione… non aiuta nel tempo libero, almeno questa è l’interpretazione che si ha da questa sentenza (Kennel), dove a pagina 20 parla proprio di questo caso. Il Giornalesm.com parlava di una situazione di illegalità diffusa per quanto riguarda le situazioni di assunzioni all’interno dei giornali e dei collaboratori.
Ed a quanto sembra il nostro giornale aveva ragione. Situazione illegale anche per Filippini che intraprese, proprio in quel periodo, una campagna contro il lavoro nero nelle redazioni legata in qualche modo ai soldi che lo Stato dava (provvidenze) all’editoria. Incredibile!
Sarà anche da capire se Filippini prese in quel periodo soldi dallo Stato (provvidenze editoriali) pur avendo del personale irregolare. Che li debba restituire?
Pinzari incalzato dal Giudice italiano, che gli ricorda che è sotto giuramento, afferma che distribuiva il giornale nelle edicole e qualche foto e video per il quotidiano l’Informazione. David Oddone, sempre citato come teste, dirà – sempre sotto giuramento – che Pinzari si occupava anche della stampa. Quindi stampava e distribuiva, nella notte, il quotidiano l’Informazione.
Lo stesso Oddone parla di ”lamentele da parte di Pinzari che richiedeva insistentemente a Filippini di essere messo in regola…in qualche modo”.
Vedremo nelle prossime puntate come è stato ”messo in regola”.
I paladini della legalità che tengono in redazione extracomunitari in nero. Complimenti!
— continua —-
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com