Nuove rivelazioni dal fascicolo che riguarda la vicenda Claudio Podeschi e Biljana Baruca. Dagli atti si scopre infatti che nel procedimento che riguarda i soldi bonificati dalla Svizzera – rubricato 769/12 – il fascicolo, per il quale risultava competente il giudice Morsiani, è stato tenuto secretato a partire dal 25.10.2012.
Solo dopo il ricorso presentato dai difensori a seguito del primo arresto di Podeschi e Baruca fu solo parzialmente dissecretato. Ma la conoscenza totale degli atti della vicenda è stata resa possibile solo dopo il rinvio a giudizio avvenuto nel maggio di quest’anno.
Solo, dopo aver potuto vedere tutto il fascicolo d’indagine i difensori, come denunciato in questi giorni, hanno scoperto che non vi erano i documenti del Tribunale elvetico che avevano escluso che i soldi arrivati a Podeschi fossero riciclati.
Quel che stupisce è che il fascicolo di indagine sia stato tenuto secretato anche dopo che Podeschi e Baruca sono stati arrestati. Su che base hanno potuto difendersi in questi mesi senza conoscere cosa loro era contestato?
Quel che stupisce è anche il fatto che il Giudice Morsiani abbia tenuto secretati quegli atti quando la legge prevede, come termine massimo, 6 mesi.
Prevede, infatti, la legge 93 del 2008, all’art. 5 che “ove sussistano particolari ragioni di carattere eccezionale che inducono a ritenere che l’intera attività istruttoria possa essere portata a compimento con successo solamente in regime di segretezza, il Giudice Inquirente, in deroga a quanto disposto nei precedenti articoli 3 e 4, dichiara lo stato di temporanea segretezza dell’istruttoria a mezzo di decreto motivato. Il Giudice Inquirente procede in modo analogo quando da assoggettare al regime di temporanea segretezza siano solamente alcuni atti istruttori o qualora la necessità di segretezza emerga successivamente. Il regime di segretezza temporanea dell’istruttoria o degli atti istruttori, che avrà conseguente validità anche nei confronti della Polizia Giudiziaria per l’esecuzione di attività delegate, si protrae solamente per il tempo strettamente necessario all’utile compimento degli atti; esso tuttavia non può superare il periodo massimo di sei mesi dalla registrazione della notizia di reato, prorogabile per una sola volta per un periodo massimo di ulteriori tre mesi quando ricorrano gravi ragioni. […].
Il termine è di 6 mesi prorogabile, al massimo, di altri tre se vi sono gravi ragioni. Qui sono passati 2 anni e sette mesi con un fascicolo secretato.
DUE ANNI E SETTE MESI!
Va tutto bene perché è un magistrato? Va tutto bene e Morsiani è al di sopra della legge? Pagherà mai per questi gravi errori?
Solo imperizia di Morsiani? Solo incapacità oppure dolo? Certo quello che è vero è ci sono delle persone in carcere con documenti che dicono che il riciclaggio non c’è …..e qui si sbagliano anche cose banali.
A mio parere chi sbaglia con la vita delle persone, dei sammarinesi, deve pagare! Chi sia sia.
/ms