San Marino. Caso Racket Badanti. La dipendente dell’ISS rinviata a giudizio favoriva la ”caporale”. Ecco come!

Si legge dal dispositivo del rinvio a giudizio.

”In particolare (”la dipendente dell’ISS’)  in taluni casi indirizzava i richiedenti dalla (”caporale’‘), esprimendo parere negativo circa le operatrici reperite in proprio dagli stessi.

In altri casi, nel 2017, si intrometteva per far cessare il rapporto di una operatrice non gradita alla (”caporale”) invocando strumentalmente ed indebitamente (appartenendo tale compito all’Ufficio del Lavoro) il limite delle giornate lavorative annuali, quando in altri casi, e proprio con ”la caporale” nulla eccepiva, nonostante lo sforamento del limite da parte della stessa in molteplici occasioni.” (…)

Ometteva scientemente controlli circa la presenza nei reparti di personale irregolare e circa irregolarità nello svolgimento degli incarichi di assistenza non sanitaria nei reparti di geriatria e medicina. In particolare dando disposizione (…) che i controlli sulla presenza di personale irregolare o di irregolarità nello svolgimento degli incarichi di assistenza nel reparto dovessero essere fatti dalla Gendarmeria o dall’Ufficio del Lavoro e non dal caposala, e ciò nonostante gli artt. 11 e 12 del Regolamento I.S.S. 31 maggio 2017 attribuissero proprio ai capisala e a lei  la vigilanza sull’assistenza non sanitaria svolta all’interno del nosocomio e, in specie ai capisala, l’obbligo di allontanare dal reparto i soggetti irregolari. Fatti compiuti in San Marino, quantomeno sino al 5.12.2017. (…)

… continua

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