Il Gruppo Genitori Sammarinesi torna a farsi sentire con dichiarazioni forti sulle responsabilità istituzionali nella vicenda del pedofilo rimasto indisturbato a contatto con bambini per anni. In un comunicato stampa pubblicato oggi, il Direttivo parla di “risposte inesatte, fumose e insoddisfacenti” arrivate dalle istituzioni nei giorni scorsi, sottolineando come sia “francamente inverosimile che non sia mai giunta agli organi competenti la notizia di un reato così grave e di un processo svoltosi per ben quattro anni in 3 gradi di giudizio”.
Il Gruppo punta il dito contro tutte le istituzioni coinvolte, citando esplicitamente “civili, religiose e sportive”, accusandole di aver permesso con “dolo o superficialità” che il pedofilo restasse vicino ai bambini. “È necessario e urgente rompere il silenzio su questa vicenda, individuare connivenze ed omertà ed intervenire con provvedimenti adeguati per punire i responsabili”, scrivono i genitori.
Critiche anche al Consiglio Grande e Generale, che nel 2022 respinse l’Istanza d’Arengo per l’istituzione di un registro dei reati a sfondo sessuale, misura che “avrebbe certamente consentito e imposto di intervenire immediatamente per tenere lontano il soggetto violento da ambienti frequentati dai bambini”.
Il Gruppo Genitori Sammarinesi ribadisce la propria determinazione a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e invita la comunità a partecipare alla manifestazione in programma giovedì 4 settembre, dalle ore 17 fino al tramonto, in Piazza della Libertà. “Non stiamo più in silenzio”, conclude il comunicato, sottolineando l’urgenza di proteggere i minori e di far emergere le responsabilità.