Ieri in apertura della sessione consiliare il comma comunicazioni è stato quasi tutto monopolizzato dalla questione targhe estere. La prima a intervenire sull’argomento e sottolineare la gravità di una mancata soluzione è stata il consigliere del Pdcs Mariella Mularoni alla quale ha poi provato a rispondere il Segretario Renzi in un intervento in cui ci ha tenuto a ribadire come i canali diplomatici si siano mossi per tempo a dispetto degli esiti. Ha in seguito invitato coloro che sono stati sanzionati a causa del decreto a contattare la Segreteria agli esteri o le associazioni dei consumatori. Per il Segretario Renzi in ogni caso al di là del decreto non ci si sarebbe trovati davanti alla volontà di applicarlo in maniera restrittiva. Intervento che trova corrispondenza nelle dichiarazioni del direttore operativo della polizia stradale dell’Emilia Romagna Angelo Frugieri che ai microfoni di Rtv ha detto che con le auto sammarinesi ci sarebbe un atteggiamento definito morbido. “L’unica multa con confisca di auto con targa sammarinese, da parte della Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, è avvenuta per un’auto con targa sammarinese condotta da un residente in Italia, coinvolta in un sinistro sabato scorso a Riccione”. Parole rassicuranti che purtroppo però contraddicono le testimonianze di chi afferma di aver subito sulla propria pelle l’applicazione non certo morbida del decreto. Abbiamo dato conto nei giorni scorsi della storia di un papà che per aver prestato l’auto alla figlia residente a Rimini ha dovuto affrontare un iter non certo semplice che peraltro dal 23 dicembre non si sarebbe ancora concluso nonostante egli abbia pagato subito una multa di 500 euro.
Lo ha ben detto il consigliere del Ps Denise Bronzetti: “questa è una questione tipicamente definita bilaterale, non si può lasciare tutto al buon cuore della polizia del circondario”. Più duro il consigliere di Md Pedini Amati che ha tuonato in aula: “I casi sono modici lei ha detto, può darsi. Un dato non è modico, il cambio di intestazione delle auto con targa sammarinese, a oggi pari in due mesi a 2000 autoveicoli reimmatricolati in Italia, 200mila euro circa di mancato incasso. Lei Segretario Renzi millanta rapporti idilliaci ma non riesce a chiedere all’Italia di tornare indietro su un decreto che crea una ingiustizia per tutti quelli che vivono all’interno del nostro Paese. Va a Roma a modificare la convenzione senza avere il mandato della commissione esteri ma non riesce a risolvere il problema più banale, è penoso che non riusciate a fare nemmeno la cosa più semplice della terra. Passano i mesi, fra un mese avremo altre 1000 auto reimmatricolate in Italia”. Sul caso targhe si sono concentrati quasi tutti gli interventi del pomeriggio dei consiglieri di minoranza che a gran voce sono tornati a chiedere la soluzione ad un problema che rischia di mettere in ginocchio l’economia del Paese.
Repubblica Sm