San Marino. Caso targhe: danno economico. Le radiazioni per esportazione superano per la prima volta le immatricolazioni

Nessuno “sconto” dalle forze dell’ordine italiane: nella serata del 3 gennaio è stato approntato un servizio speci co nell’ambito delle veri che di veicoli circolanti in Italia con targhe straniere. Osla sollecita gli Esteri, c’è attesa da Roma per la circolare

Un danno economico per le aziende e per le casse dell’erario: questo sta diventando il caso delle targhe estere per San Marino. Appare incredibile come nonostante il governo sammarinese si sia mosso – a quanto sostengono gli Esteri – per tempo, l’Italia non ci abbia degnato di alcuna attenzione. Soltanto da parte del Pd si è registrato un “soccorso” all’attuale governo del Titano, senza tuttavia sortire alcun effetto.

E’ comunque probabile che presto la situazione si andrà normalizzando, quantomeno perché di mezzo c’è finito pure il Vaticano (per nostra fortuna). Ma intanto? Intanto con l’entrata in vigore in Italia del Decreto Sicurezza le radiazioni di targhe sammarinesi per mezzi destinati all’esportazione hanno superato le nuove immatricolazioni che a loro volta sono diminuite rispetto alla media delle 300 mensili. Non ci sono ancora dati ufficiali ma secondo la Rtv la tendenza è evidente, come riferiscono i funzionari dell’Ufficio Registro Automezzi di San Marino, ed è la prima volta che accade. I non residenti sul Titano che, soprattutto nel circondario, giravano con auto targata ed intestata ad un parente residente a San Marino, si sono attivati in gran numero per la regolarizzazione, così da evitare – quando non già accaduto – multe salate e confisca del mezzo.

Osla sollecita gli Esteri

Sulla questione intanto interviene pure Osla che sollecita gli Esteri a risolvere al più presto il problema: “OSLA – Organizzazione Sammarinesi degli Imprenditori – ritiene necessario trovare al più presto una soluzione con l’Italia al divieto di circolazione delle targhe estere in territorio italiano. Le conseguenze di questo provvedimento infatti saranno molto gravi; tutti i mezzi di lavoro o comunque usati per l’attività aziendale, intestati a persone giuridiche sammarinesi, ma guidati da amministratori o dipendenti frontalieri corrono il rischio di essere sequestrati e ci stanno già arrivando segnalazioni in tal senso. Apprezziamo l’interesse dimostrato dalla Segreteria  di Stato per gli Affari Esteri e sosteniamo l’iniziativa istituzionale in corso, sollecitando una soluzione alla problematica che, se non verrà chiarita al più presto, avrà serie ri- percussioni sull’attività lavorativa delle aziende sammarinesi”.

Fioccate già le prime multe e i primi sequestri.

Intanto come riporta il sito Asaps, sono già diversi i casi di multe salate e confisca di vetture con targa sammarinese. Fra gli ultimi casi noti quello di una signora residente a Rimini multata di 712 euro (ridotta a 498 euro perché pagata subito), con confisca della vettura, perché era alla guida della vettura del marito sammarinese e, dunque, con targa di San Marino. Questo il commento di Giordano Biserni, presidente dell’Asaps: “Il conducente di un veicolo con targa straniera può guidarlo comunque se lo ha in comodato, in noleggio o in qualsiasi altro tipo di assegnazione del mezzo, dal datore di lavoro – le sue parole – Il problema per San Marino è che la normativa parla di deroga per paesi dell’Unione Europea o Spazio Economico Europeo e San Marino non ne fa parte”.

I consigli in attesa della circolare
Difficile che l’Italia cambi la legge. Gli effetti negativi potrebbero essere neutralizzati nei prossimi giorni con l’attesa circolare esplicativa del Ministero dell’Interno. Intanto sul nostro giornale è intervenuto l’avv. Stefano Paglia del foro di Firenze, al quale si sono già rivolti diversi utenti multati per provare a fare ricorso. “Il mio consiglio al momento per tutti coloro che sono interessati dal problema, se per ovvie ragioni non possono porvi diversamente rimedio, sperando di non essere ‘beccati’ proprio nei prossimi giorni, è quello di premunirsi comunque sia dei documenti che attestino la condizione che integra la deroga. Se si è, ad esempio, dipendenti di una società sammarinese che concede al dipendente una vettura aziendale occorre avere con sé al momento del controllo un documento sottoscritto dal titolare ed avente data certa – basta anche il ‘timbro’ dell’ Ufficio Postale – che lo comprovi. Al momento la deroga non copre come ho detto la Repubblica di San Marino ma se si porrà velocemente rimedio al problema a seguito dei contatti in corso tra Governo italiano e sammarinasse potrebbe essere utile per supportare successivi ricorsi aver comunque dimostrato di essere stati in regola”.

Servizi specifici delle forze dell’ordine italiane
Se qualcuno pensasse che in attesa di novità le forze dell’ordine italiane possano chiudere un occhio si sbaglia di grosso. Basti sottolineare che nel weekend appena trascorso ad esempio per quanto riguarda la polizia stradale “le consuete pattuglie per la vigilanza delle principali arterie – si legge in un comunicato stampa – sono state incrementate con ulteriori equipaggi dedicati a mirati servizi di controllo che hanno registrato i seguenti risultati. Nella serata del 3 gennaio nell’ambito delle verifiche di veicoli circolanti in Italia con targhe straniere, una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Rimini procedeva al controllo di un’autovettura Mini Countyman con targa spagnola condotta da tale S.S. classe 77 originario di Matera. Agli agenti subito saltava agli occhi che la targa di immatricolazione spagnola apposta sul veicolo non presentava i sistemi di sicurezza caratteristici di quello Stato pertanto immediatamente sono state avviate opportune veri che mediante l’incrocio dei dati estrapolati dalle banche informatiche in uso che rafforzavano i dubbi sulla genuinità dell’immatricolazione. L’intervento da parte del personale della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale permetteva di svolgere più accurati e tecnici accertamenti risalendo così ad un contraffazione del numero di telaio impresso sull’autovettura che unitamente a falsi documenti simulava una pseudo immatricolazione spagnola. L’autovettura invece è risulta proveniente da furto in Italia nell’anno 2016 ai danni di una signora di Roma alla quale è stata restituita, mentre il conducente è stato deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione”. Durante questo specifico servizio tuttavia non risultano multate o sequestrate auto targate San Marino.

La Repubblicasm