San Marino. Caso targhe: la farsa prosegue

Intanto Renzi scrive l’ennesimo comunicato stampa che ha tanto il sapore della resa

Sul caso targhe si è assistito a un nugolo di “fake news” che avrebbero ben figurato in un convegno a hoc. Una delle tante balle propinate dalla maggioranza. Ad esempio si sono registrati negli ultimi giorni e settimane numerosi comunicati stampa entusiastici, non abbiamo peraltro compreso il perché. E in effetti il caso targhe non è stato ancora risolto creando numerosissimi problemi a imprenditori e aziende.

Invece dei fatti concreti, ancora una volta Renzi preferisce scrivere l’ennesimo comunicato stampa che ha il sapore di resa nei confronti dell’Italia e mette in luce i deboli, debolissimi rapporti col governo italiano: “I tempi della politica raramente coincidono con quelli dell’impresa o con quelli dei privati cittadini, che a buon diritto vorrebbero vedere risolti i loro problemi in tempi rapidi o perlomeno accettabili”. Renzi se lo dice da solo, ma non propone soluzioni: “ Nella piena consapevolezza delle ricadute che ne sarebbero derivate, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri si è mossa mettendo in campo tutti gli strumenti a disposizione, di carattere politico, giuridico e diplomatico, coinvolgendo come noto le Ambasciate dei due Stati e sollecitando direttamente i Ministeri degli Interni, degli Esteri e dei Trasporti, oltre a numerosi altri esponenti dell’esecutivo e del parlamento italiano”.

Insomma Renzi si è mosso, le imprese possono stare tranquille. Chiude la nota degli Esteri: “Abbiamo accolto con favore e soddisfazione le dichiarazioni dei Sottosegretari all’Interno e del Viceministro ai Trasporti, che annunciano la possibilità di risolvere a breve la questione che coinvolge, oltre che San Marino, anche Monaco e Svizzera. Nell’auspicio che il provvedimento risolutivo sia effettivamente in dirittura d’arrivo, come è dato di poter ritenere attraverso i numerosi contatti con la controparte italiana, si evidenzia altresì che già da tempo sono state portate a conoscenza delle competenti Autorità italiane l’esistenza di accordi bilaterali vigenti cui potersi richiamare per la risoluzione della pesante situazione venutasi a creare. Siamo profondamente grati a tutti i soggetti che si sono adoperati per ricercare una soluzione percorribile in tempi brevi ad un problema che vede crescere ogni giorno di più i disagi e le complicazioni, soprattutto per gli operatori economici; allo stesso tempo siamo a rinnovare con decisione l’auspicio che si dia attuazione al più presto agli atti necessari per una deliberazione definitiva, che possa porre ne a questa incresciosa situazione e all’emanazione di un provvedimento in grado di recepire le istanze ripetutamente avanzate dal nostro Paese”. La RepubblicaSM