• Screenshot
  • San Marino. Caso telefonate ex Segretario di Stato Nicola Renzi con il commissario della Legge Alberto Buriani. Subito una commissione d’inchiesta … di Marco Severini

    Bisogna fare immediatamente chiarezza su quanto è emerso nell’udienza del 16 febbraio del processo Buriani-Celli.

    In sostanza l’ex segretario di Stato, ministro alla giustizia, Nicola Renzi avrebbe confermato almeno una telefonata con il giudice Buriani e lo avrebbe fatto, a suo dire, pare per spostare un appuntamento che aveva già fissato con il Commissario della Legge poi plurindagato e rinviato a giudizio. Strano che la telefonata venisse fatta pare sul numero di Buriani. Come è strano che lo stesso ministro alla Giustizia del Governo della coalizione Adesso.SM avesse, al tempo, tutti i numeri dei vari commissari della Legge, come da sue dichiarazioni.

    Ma c’è più.

    Da quanto emerge da alcuni tabulati, esibiti in aula dall’avvocato delle parti civili BCSM e Tomasetti, vi sarebbe almeno una telefonata che lo stesso Renzi ha fatto in contemporanea con una persona di sua conoscenza, un certo Codicè, e lo stesso Commissario della Legge Alberto Buriani. Ed è lo stesso avvocato di parte civile Filippo Cocco che lo afferma in aula, durante l’escussione testimoniale di Renzi, mostrando dei tabulati telefonici.

    Il sig. Codicè dovrebbe essere un collaboratore dello studio Lazzari, persona che Renzi ha ammesso di conoscere, ed è molto probabile che la telefonata (o le telefonate dato che sembrano essere più d’una) provenisse da un numero che forse era in dotazione allo studio. Il condizionale è d’obbligo in quanto la magistratura dovrà controllare e far emergere ciò il più presto possibile, visto la delicatezza delle posizioni rivestite dal Renzi e dal Buriani.

    Renzi ha addirittura smentito quanto risulta dai tabulati e per questo tale parte civile pensa, come detto in aula, di denunciarlo per falsa testimonianza.

    A mio giudizio occorre immediatamente fare bene attenzione a quanto è successo e fare piena luce su questo gravissimo fatto: ovvero un ministro di San Marino, addirittura l’allora ministro della giustizia sammarinese, che ha rapporti diretti con il massimo censore giudiziario di San Marino ovvero quel magistrato che ora è oggetto di diversi processi e accusato di reati importanti.

    E’ importante che la parte civile BCSM e Tomasetti faccia immediata denuncia presso l’autorità giudiziaria sammarinese in modo che si faccia piena luce, in via prioritaria, su quanto successo e sui contatti che si sono avuti tra Renzi e Buriani. Qualora non dovesse accadere ciò è importante che la politica si muova e faccia piena luce su questo caso, magari con una commissione d’inchiesta ad hoc, che è veramente gravissimo e può mettere fine alla credibilità del sistema giudiziario e politico sammarinese.

    Il fatto, a mio parere, è di estrema gravita!

     

    Marco Severini – direttore del GiornaleSM