San Marino. CASO TITOLI. 8 condanne e 4 proscioglimenti

Otto condanne e quattro proscioglimenti nella sentenza di primo grado del cosiddetto “Caso Titoli”, il principale processo tenutosi a San Marino in ambito bancario-finanziario, che, oltre alla “Operazione Demeter”, include la liquidazione illegittima di Asset Banca, l’assorbimentoforzato della stessa in Cassa di Risparmio e il mancato rimborso del prestito ‘Leiton’.

I principali reati contestati sono amministrazione infedele, malversazione di pubblico ufficiale, truffa, rivelazione di segreto d’ufficio, abuso di autorità, bancarotta ed anche interessi privati in atti di ufficio. Il Commissario della Legge Vico Valentini ha letto la sentenza alle 18:30 circa mentre il dibattimento si era chiuso poco prima delle 14, con le ultime richieste di assoluzione da parte delle difese degli imputati Mazzeo, Guidi e Moretti.

La condanna più pesante – 7 anni di prigionia – per Lorenzo Savorelli, ex direttore di Banca Centrale; Francesco Confuorti, il finanziere dell’Advantage Financial, è stato condannato a 6 anni. 5 anni di prigionia, per Filippo Siotto della vigilanza di Banca Centrale, 4 per Roberto Moretti, direttore di Banca Centrale per alcuni mesi nel 2018. L’ex direttore di Banca Cis Daniele Guidi è stato invece condannato a 4 anni.

4 anni anche per Ugo Granata e 3 anni a Mirella Sommella, entrambi del coordinamento di vigilanza di Banca Centrale. Emilio Gianatti, ex vicedirettore di Banca Cis condannato ad un anno e sei mesi pena sospesa.

Prosciolto invece l’altro ex vicediretore del Cis Marco Mularoni, così come l’ex vicedirettore di Bcsm Raffaele Mazzeo, il consulente del Cis Mario Fabiani e l’ex commissario di Asset Banca Roberto Venturini.

Il Giudice Vico Valentini ha rinviato alla sede civile per il riconoscimento dei danni stabilendo però una provvisionale di 2 milioni di euro per Banca Centrale e Cassa di Risparmio. Disposta anche la confisca di somme sequestrate ad Advantage Financial ed altri della sfera Confuorti. Questa in estrema sintesi la sentenza di primo grado. Ma non è finita qui visto che è pressochè scontato il ricorso in appello da parte degli imputati condannati. Rtv