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  • San Marino. Caso titoli, Dc: “Ci sono ancora condizioni per governare”?

    Giornata di conferenze stampa ieri, con quella della Dc e quella di Adesso.sm. I primi alla luce della devastante inchiesta sul caso titoli, chiedono ovviamente di valutarne quantomeno gli effetti politici in attesa che la giustizia penale faccia il suo corso.

    Dalla maggioranza invece insistono: “La trasparenza è nel nostro dna”. Mentre insomma quelli di Adesso.sm si fanno i complimenti da soli e provano ad autoconvincersi di cose che vedono solo loro, la Dc chiede se ci sono le condizioni perché il governo vada avanti.

    Una domanda che si pone tutto il Paese visti i danni e gli zero risultati portati a casa in questi quasi due anni. “Da un anno – puntualizza il segretario Venturini – denunciamo le stesse cose. Abbiamo presentato un esposto alla Reggenza e proposto una commissione di inchiesta. Ci hanno dato dei bugiardi”.

    E sullo scaricabarile delle responsabilità che qualcuno cerca di fare con Banca Centrale, da Via delle Scalette hanno le idee chiare: “Non basta dire che sono stati nominati da altri e noi li abbiamo allontana, puntualizza. Loro li hanno sempre difesi, hanno nominato il cda di Cassa e hanno approvato e sostenuto i Decreti scritti da altri”.

    “Un gruppo esterno – puntualizza il capogruppo della dc Cardelli – dettava le scelte e ha acquistato 43 milioni di titoli a vantaggio di privati. La maggioranza aveva l’obbligo di verificare quanto succedeva, invece ha bocciato l’ordine del giorno che chiedeva il risarcimento dei danni prodotti da Savorelli”. Eppure il Titano andrà al Fondo Monetario per indebitarsi e condizionare il futuro delle presen- ti e future generazioni: “San Marino – dice Valentini – si presenta al Fondo Monetario per essere aiuta- to, senza aver fatto chiarezza sulle ragioni che hanno prodotto questo stato di cose. Ci sono i documen- ti”. E secondo Francesco Mussoni dai documenti pubblicati sul caso titoli “emerge chiaramente una responsabilità politica nell’avallo delle scelte su Asset e Cassa”. Di fronte a fatti di una gravità inaudita – detto che le indagini penali probabilmente riserveranno nuovi sviluppi – Roberto Giorgetti di Ap invita a non fare processi sommari e sostiene che non emergono addebiti ai politici. Un garantismo che dal partito di Mario Venturini e soci non eravamo a abituati a vedere. La RepubblicaSM