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  • San Marino. Caso titoli/La banda dei tre: Savorelli Siotto e Sommella

    Dalle carte del procedimento in corso a carico, tra gli altri di Savorelli e Siotto emerge come da un lato si sia tentato di isolare la struttura interna di Banca Centrale non coinvolgendola nelle decisioni e dall’altra come invece si sia mantenuta una fitta corrispondenza con interlocutori esterni al sistema ma evidentemente portatori di forti interessi. Una corrispondenza che sarebbe iniziata addirittura prima dell’arrivo di Savorelli a San Marino che non avendo ancora ricevuto l’incarico già scriveva a Wafik Grais proponendo variazioni nell’organigramma della struttura. Il che fa dire a chi indaga che Savorelli e Siotto “avrebbero agito verosimilmente quantomeno nella consapevolezza della Presidenza”. Di più c’è che il procedimento mette in luce la capacità “degli odierni indagati di ispirare anche interventi di carattere normativo che non sembra corrispondano sempre al genuino perseguimento dell’interesse del Paese (21 Luglio 2017, Savorelli corrisponde con Siotto in merito all’ipotesi di un intervento normativo sinteticamente definito come provvedimento per il ”rientro dei capitali” e non esita a rimarcare che ‘‘… si applica a chi? Io capisco che si applica a tutti i residenti e i contribuenti, categorie a cui io appartengo… La raccomandazione quindi è che questa norma NON si applichi [a] chi risiede da meno di 4 anni a San Marino e ha un incarico a tempo determinato, e magari anche esplicitamente a Banca Centrale..”.

    Altro puntello essenziale all’asse direttivo Savorelli-Siotto è stata poi Mirella Sommella, membro del Coordinamento di Vigilanza. “Si riferisce anche di seguito della centralità del ruolo di Sommella nel coordinare i flussi informativi che appaiono impropriamente deviati all’esterno del circuito istituzionale di Banca Centrale. Qui è utile rimarcare ed esemplificare la particolare solidarietà tra SAVORELLI, SIOTTO e SOMMESSA, correlazione che emerge con evidenzia in comunicazioni immediatamente successive all’allentamento di SAVORELLI (avvenuto a seguito delle determinazioni del 30 agosto 2017). In tale fase, emerge del resto la necessità di mantenere il ”controllo” della posizione di ”Ugo” (verosimilmente GRANATA, che, evidentemente a conoscenza di fatti e circostanze significativi, deve essere ”coinvolto” ma non appare, allo stato, automaticamente allineato alle determinazioni della squadra dei più stretti sodali).

    SAVORELLI si preoccupa di quando accade in Banca Centrale dopo il proprio allontanamento ”raccogliete il maggior quantitativo di materiale possibile quando siete di nuovo in Banca.. Vedrò [un consigliere] a Bologna per parlare in modo informale di possibili margini di accordo. Se volete includo anche voi nel mio deal, che specificherete con gli avvocati, come farò io. Ma lo faccio solo se già volete dare il messaggio che siete pronti ad andarvene con un       compenso…”’ 

    SIOTTO apprezza l’idea: ‘‘Ti confermo domani per quanto riguarda la mia inclusione, eventualmente ci accordiamo [L’avvocato] mi ha detto che se va a buon fine la soluzione per te, per noi sarà in discesa.” 

    SAVORELLI è preoccupato: ”Mirella fai qualche indagine legale su un possibile evento fantascientifico ovvero che protezione posso avere io come cittadino italiano se questi pezzi di merda provassero a mettermi le mani addosso o bloccarmi quando sono a San Marino e che leggi locali vigono in materia”.

    SIOTTO è rassicurante: ”Mi sembra troppo che ti blocchino , se volessero farlo si presenterebbero i Carabinieri a casa tua credo”.

    SOMMEllaA è piuttosto risoluta riferirsi, verosimilmente, alle comunicazioni predisposte da SAVORELLI il giorno dell’interruzione del rapporto con Banca Centrale ”Secondo me gli avvocati devono scrivere che non si potevano bloccare le tue lettere perché eri ancora dg”

    SAVORELLI impartisce, anche il 3 settembre 2017, istruzioni precise a SIOTTO: ‘‘cerca di controllare Ugo e di raccogliere materiale … parla privatamente con [un funzionario] dicendogli che organizzerò la resa di auto, aziendale e cellulare a Rimini e … manderò qualcuno a recuperare le me cose in ufficio .. probabilmente verrà mio fratello con un Junior avvocato [dello Studio].”

    A SIOTTO E SOMMELLA ribadisce: ”Non fatevi intimidire. Non prendete posizioni che rovescino quello a cui avete partecipato in passato perché sarebbe un’ autoaccusa. Astenetevi sulla liquidità di Cassa su cui non siete d’accordo perché fallita..”

    Cosa in effetti significhi ”controllare Ugo” è lo stesso SAVORELLI a chiarirlo: ”Cercate anche di allineare Ugo su questa posizione. Anche se lui votasse contro visioni che ha firmato in passato si metterebbe nei guai”. 

    Tema esemplificativo di urgente confronto tra i tre sodali è infatti ”la liquidità” di Cassa di Risparmio. E’ SOMMELLA a fare un chiaro punto della situazione: ”Ugo si allinea. Ma per quanto riguarda la liquidità sarà in po’ difficile votare contro. E’ una decisione che va subito al consiglio direttivo tra l’altro … ASS (servizi sociali) ha presso Banca Centrale dei fondi che avrebbe dovuto girare in favore di cassa e non lo ha fatto. Romito ha telefonato”

    SAVORELLI è perentorio: ‘‘Astenetevi. Non è corretto gettare soldi della Banca Centrale in un buco senza fondo. Parla anche con F”

    E’ il 04.09.2017 quando appare, come suggerimento risolutivo, quello di rapportarsi ad ”F”. Si dirà a breve altro, e in maniera più completa, a proposito di questo, ricorrente, riferimento. Sin d’ora si noti che la visione di SAVORELLI su temi centrali nell’indirizzo di vigilanza (SIOTTO ”Per caso nell’ultimo CCR cui hai partecipato hai detto qualcosa sulla liquidità da dare a Cassa?”:

    SAVORELLI ”NO”; ”Io non ho mai sostenuto di dare liquidità a Cassa. Anzi”)

    sembra dover essere in linea con quella di ”F” e trovare in essa supporto. Per inciso, sul piano concreto dei rapporti più stretti tra SAVORELLI, SIOTTO e SOMMEllA, merita in ultimo annotare che di fronte alle proposte ricevute, SIOTTO conferma la tenuta del sodalizio (02.09.2017, ”Spero di risolvere il mio rapporto in pochi giorni e magari portare a casa due lire, meglio ancora se con una lettera di malleva come abbiamo fatto in altri casi in passato”; ”Domani non dire niente per quanto riguarda me e Mirella, se ti confermano la volontà di trovare un accordo … ci aggreghiamo”).

    E alla luce di queste importanti rivelazioni appare come le forze di opposizione abbiano più di qualche ragione nell’evidenziare come l’allontanamento degli allora vertici di Banca Centrale non segni di per sé una linea di discontinuità visto che ad oggi sarebbe ancora presente Ugo Granata e che egli non sarebbe l’unico ad appartenere a un passato che evidentemente è ancora troppo presente.”