SAN MARINO. Caso Titoli, l’ordinanza Brunelli fa a pezzi il lavoro di Morsiani e “indica” la strategia agli indagati

Nonostante il rinvio del fascicolo alla fase istruttoria il nuovo giudice inquirente non avra? tempo per raccogliere nuove prove.

Ci sara?, se ci sara?, un rinvio a giudizio e l’atto decisivo della difesa degli imputati nel dibattimento sara? il sollevamento di una questione di indeterminatezza del capo di imputazione che, visto sia, a suo tempo, il merito del pronunciamento sulla revoca della cautelare a Daniele Guidi, che, oggi, il dispositivo dell’ordinanza di rinvio in fase istruttoria del fascicolo, non si comprende come potra? venire ignorata.

La formulazione dell’imputazione in forma “chiara e precisa”, del resto, rappresenta la precondizione essenziale per il rispetto di tutte le prerogative difensive dell’imputato.

Si chiudera? cosi?, se non prima con l’archiviazione, l’aspetto piu? controverso dell’inchiesta denominata, nel suo complesso, “Caso Titoli”. Si chiudera? senza corrotti, senza corruttori, senza truffati e senza truffatori. E quella “associazione a delinquere” che la Commissione parlamentare di inchiesta, nelle conclusioni unanimi del suo lavoro, defini? “cricca”, nella verita? giuridica non sara? mai esistita.

Chi, nel gennaio scorso fece scorrere -metaforicamente s’intende- fiumi di champagne alla notizia dell’archiviazione di 10 dei 14 capi di imputazione ipotizzati nell’indagine condotta dal giudice inquirente Simon Pietro Morsiani, sembra poter gia? oggi -visti i contenuti dell’ordinanza di accoglimento dell’opposizione all’archiviazione stessa emanata dal Giudice dell’Appello Penale, David Brunelli- mettere nuove bottiglie in fresco. (…) La Serenissima