San Marino. Caterina Taddei: ”Togliere a un bimbo il diritto di avere una mamma e un papà, è quello che si vuole per il futuro?

famiglia_Angelo-Bagnasco_vitaTra la posta di venerdì, oltre a una cartolina da Roma e a un pacchetto contenente un film di Lamberto Bava, mi trovo il giornale partito Rete.
La mattina stessa sui quotidiani ho letto che il giornale sarebbe arrivato ai sostenitori del partito  e a coloro ne avessero fatto richiesta, ora, io non ricadendo in nessuna delle due categorie, mi sono stupita di averlo ricevuto; conoscendo le mie idee e i miei articoli, mi dico: la Rete ricerca una querelle?
(Querelle de Brest è anche un  film di Fassbinder che, insieme a “le lacrime amare di Petra von Kant”, tratta tematiche omosessuali).
Dopo aver letto le prime pagine dell’organo di Rete, mi sono imbattuta in un articolo, che io ritengo fazioso e ingannevole, in merito ai diritti civili degli omosessuali.
Nei miei articoli riguardanti la mia presa di posizione contro le unioni gay ho fornito una miriade di input sul perché io, il mondo cattolico, alcune associazioni laiche e alcuni gay dichiarati (come Rupert Everett o la drag queen Latrice Royal) siamo contro l’istituzione delle nozze omosessuali. Ci sono stati convegni (come “omofobia ed eterofobia, perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida”, tenuto da Gianfranco Amato), libri, saggi; ma sicuramente giornalista della Rete non ha preso in considerazione nulla, rimanendo fisso sulle sue idee e ignorando la controparte, anzi, tacciando i contrari a questa istituzione, di aggirare le leggi per convinzioni personali dettate da ignoranza e opportunismo.
Egli tralascia il fatto che quando in legge si parla di “sesso” si parla dei due generi creati da madre natura: l’uomo e la donna, non di orientamenti sessuali, gli omosessuali, sono comunque uomini e donne.
Negli USA si distinguono 5 sessi e 56 opzioni di gender, ma, almeno per ora, le leggi sammarinesi distinguono ancora in maschi e femmine. Inoltre noi non facciamo parte dell’Europa Unita (chiaramente pro LGBT) che vede personaggi dubbi come l’eurodeputata Ulrike Lunacek (un’attivista gay che promuove la pedofilia).
Tornando all’articolo di Rete vedo Federico (un ragazzo sammarinese che ha sposato il suo compagno inglese nel Regno Unito) e Darren, sfruttati come un coppia da “C’è Posta per Te” (manca solo la Pausini che piange).
Il giornalista riporta la loro vicenda ed enumera ciò che possono fare in UK e non possono fare a San Marino, ma non tiene conto che la Gran Bretagna ha una cultura completamente diversa dalla nostra ed è di religione a maggioranza protestante (divisa in varie branche tra cui anche le chiese gay).
Ecco cosa dice la legge inglese: “le coppie omosessuali già godono degli stessi diritti genitoriali delle coppie eterosessuali e possono ad esempio adottare bambini, ricorrere alla fecondazione assistita o alla maternità surrogata.”, io non vedo diritti umani, ma un attacco alla famiglia naturale e ai nascituri.
Questa è la distruzione totale di ogni principio umano e naturale.  Io non posso parlare di diritti umani perché il matrimonio gay è una istituzione che non ha fondamento né ragione di essere, è come dire che un oggetto rosso sia verde, l’unione gay NON è famiglia.
Il matrimonio e famiglia sono tra un uomo e una donna e hanno finalità procreative.
Chi accusa i cattolici di essere dei retrogradi medievali ricordo che i matrimoni omosessuali erano in vigore nella Roma ai tempi di Nerone e che il Medioevo, oltre ad aver generato le più grandi opere di letteratura italiana (si pensi al Canzoniere e alla Divina Commedia), ha visto il diffondersi della filosofia di Tommaso d’Aquino che nella Summa Teologica trova un equilibrio tra fede e ragione e ha visto l’operato di Frate Francesco.
Non sono secoli bui, ma secoli di progressi straordinari in tutti i campi, con i mulini a vento e ad acqua, l’aratro di ferro, la rotazione delle culture da biennale a triennale. Il nostro invece è un secolo buio.
Quello che mi è rimasto dall’articolo di Rete è che i loro membri  non hanno il benché minimo interesse a documentarsi sulla a tutto tondo in materia unioni gay, ma continuano a definire i contrari ignoranti e retrograde (detto da chi inizialmente nel programma aveva proposto di curare i malati mentali con l’omeopatia, mi sembra davvero poco credibile).
Allora io do un piccolo consiglio a Rete: perché non vi andate a leggere come protestano “civilmente” gli attivisti LGBT? tirano uova e feci sui cortei cristiani che protestano pacificamente, pulendosi il deretano con le pagine della Bibbia; e che dire di Brendan Eich il creatore di di Mozilla? è stato costretto a dimettersi perché nel 2008 aveva fatto una donazione a un’associazione contro i matrimoni gay.
Un altro esempio di violenza e vilipendio lo offrono le Femen che protestano in modo facinoroso e rigorosamente a seno nudo.
E alla popolazione sammarinese chiedo: davvero volete questo per il futuro? Togliere a un bimbo il diritto di avere una mamma e un papà, violenza verso chi difende la famiglia naturale, le fiabe dell’UNAR (pro gay come quella dell’elefantino Elmer) e i genitali di pelouche per i vostri figli? Se bisogna combattere allora facciamolo contro l’assurdità di una richiesta illegittima come le unioni omosessuali.
Caterina Taddei