Riceviamo e pubblichiamo
”Gentile Direttore,
mi sono permesso di scriverle questa lettera dopo che sono venuto a conoscenza dell’incontro promosso per questo pomeriggio, 15 febbraio, dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Faetano con i propri soci, per illustrare agli stessi il lavoro svolto in questi mesi dall’Ente e che hanno visto protagonisti sia l’Ente che la Banca di San Marino, dallo scorso settembre ad oggi.
Come mai è stato convocato questo incontro e come mai si parla solo di quello che è accaduto da Settembre ad oggi.. sinceramente faccio fatica a comprendere come mai i Soci, ignorati per decenni, tutto ad un tratto sono diventati così importanti per il Cda?
Come mai non si parla, in generale, dei progetti avviati dall’Ente Cassa di Faetano e dello sviluppo concretizzato dalla Banca di San Marino dall’avvento del Dott. Domenico Lombardi ad oggi?
Come mai l’attuale Amministratore Delegato Dott. Lombardi risulta avere una retribuzione più che ”principesca” (con annessa abitazione e benefit vari, oltre al compenso come Presidente ABS)?
Chi ha dato il via libera alla firma di un contratto che pare sia ”blindato” e probabilmente non a favore della Banca?
Qualcuno ha controllato e verificato la rispondenza dei requisiti professionali previsti dalla Legge prima di nominarlo Amministratore Delegato o si è andati sulla fiducia? Sarebbe interessante capire dove sono stati svolti i 5 anni di attività professionale in banche o altre imprese finanziarie previsti dalla LISF?
Come si giustifica la rilevantissima retribuzione in gioco? difficilmente giustificabile verso il paese, ancora di più rispetto ad una banca delle dimensioni di BSM e ancora meno giustificabili, soprattuto, per i risultati ottenuti dal suo insediamento sino ad oggi? (…)
Qualcuno ha verificato l’ammontare e la tipologia delle spese fatte dal Dott. Lombardi con la carta di credito aziendale? Ma soprattutto, dovranno spiegare i membri del CDA dell’Ente, chi si fa carico anche di queste ulteriori spese?
Mi sembrava di aver letto una dichiarazione dell’ex Presidente dell’ECF Maurizio Zanotti di qualche settimana fa nella quale comunicava l’intenzione di risolvere consensualmente il rapporto con il Dott. Lombardi .. ma pare che l’AD sia ancora in servizio … che cosa racconteranno ai Soci invitati all’aperitivo di questo pomeriggio? Dovranno liquidarlo con altre centinaia di migliaia di euro, perché il suo contratto è quasi inattaccabile? O forse da parte della sparuta maggioranza ci sarà un imbarazzante silenzio?
Chissà cosa si inventeranno riguardo alle responsabilità di chi lo doveva verificare ed autorizzare per tutelare gli interessi della Banca! Sarebbe bello capire come faranno a giustificare tutte queste ipotetiche mancanze all’Assemblea dei Soci dell’Ente Cassa….
Poi mi viene in mente che a dicembre avevo letto che il Cda dell’Ente aveva confermato la totale disponibilità a rimettere il proprio mandato nelle mani dei Soci, ”disponibilità espressa più volte e senza possibilità di fraintendimento” mi sembra di ricordare … ma come mai dopo quasi due mesi i membri del CdA sono ancora tutti al loro posto, incollati con il Bostik alle loro poltrone ed ai loro compensi? Forse i membri del CdA sono stati colpiti da amnesia di gruppo? Mi sorge il dubbio che non siano così compatti e uniti in tutte le delicate decisioni che interessano il futuro dell’Ente e della Banca … mi risulta che ci siano vistose ”crepe” nella governance dell’Ente…
Rifletto sulla iperattività di qualche membro del CdA dell’Ente che non è nuovo a queste unioni conviviali all’insegna di cene, aperitivi e cotillon nel nome di una finta amicizia e solidarietà … è proprio vero, i vecchi metodi della politica non tramontano mai, così come quando si intravedono le elezioni all’orizzonte è tutto un fiorire di cene e pranzi tassativamente gratuiti e su invito … in questo caso all’avvicinarsi dell’Assemblea dell’Ente Cassa di Faetano del 24 Febbraio i membri pseudo-dimissionari cosa si inventavano? Una bella riunione con rinfresco a buffet a Faetano? Magari un after-hour con aperitivo offerto dai soci e riunione preliminare per spiegare le loro verità di parte … forse sperando che uno Spritz ed un Negroni, assieme a qualche salatino, servano per ammansire i Soci arrabbiati dopo la scampata della fusione con Carisp, magari auspicando che i fumi dell’alcool servano a far passare in secondo piano la già denunciata inconsistenza di quanto fatto finora dai membri del CdA e, magari, provare a convincere i soci a non sfiduciarli.
E’ davvero triste vedere che una sparuta maggioranza dei membri del CdA dell’ECF, dopo aver subito la sfiducia dei Soci dell’Ente, dopo aver affermato cose puntualmente smentite nei fatti, dopo aver convocato una riunione semi deserta (e senza aperitivo) con i dipendenti, si aggrappino disperatamente ad un ”aperitivo a buffet” per cercare di salvare la faccia, la poltrona … ed i compensi!!
(…)
Con ossequio e deferenza.
Un suo affezionato e attento lettore che ama questo povero bistrattato Paese.”