San Marino 15 giugno – La Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi (CDLS) esprime apprezzamento per l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Grande e Generale, dell’Ordine del Giorno che impegna il Governo a presentare, entro ottobre 2025, una relazione sugli effetti della legge n.10/2024 relativa alla fibromialgia.
La fibromialgia è una condizione cronica complessa, che influisce profondamente sulla vita delle persone, generando sofferenze non solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali. Nei casi più gravi può compromettere pesantemente la capacità di affrontare le attività quotidiane, limitando in modo significativo l’autonomia personale e lavorativa. Si tratta di una patologia ancora poco riconosciuta e spesso sottovalutata, che colpisce in prevalenza le donne, ma che può manifestarsi anche in età pediatrica.
La CDLS riconosce il valore della recente normativa, che rappresenta un passo importante verso il riconoscimento della malattia. Tuttavia, l’attuale quadro legislativo si rivela ancora insufficiente, in particolare per quanto riguarda la tutela dei pazienti fibromialgici nei contesti lavorativi. È proprio nei luoghi di lavoro, infatti, che si concentrano molte delle difficoltà segnalate da chi convive con la patologia: ritmi stressanti, posture prolungate, movimenti ripetitivi, l’assunzione costante di farmaci, lunghi tragitti casa-lavoro e orari rigidi che mal si conciliano con una condizione cronica e debilitante.
A San Marino si stimano circa 700 persone affette da fibromialgia, che si trovano a dover affrontare ogni giorno una vera e propria lotta contro il dolore, l’affaticamento cronico, la solitudine, il senso di inadeguatezza e l’ansia legata alla precarietà anche occupazionale. Questi cittadini e cittadine devono farsi carico di molte spese per cure, visite specialistiche, terapie e integratori, aggravando ulteriormente la loro condizione già precaria.
Approvare una legge, pur importante, non è sufficiente. Servono tutele concrete, riconoscimenti effettivi e misure di sostegno che possano davvero incidere sulla qualità della vita delle persone colpite da fibromialgia.
La CDLS auspica l’avvio di un dialogo costruttivo tra istituzioni e associazioni rappresentative dei pazienti, e si dichiara pronta a svolgere un ruolo attivo in questo processo, al fine di promuovere politiche più eque e inclusive, capaci di rispondere ai reali bisogni di questi cittadine e cittadini.
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