Il mondo del lavoro sta attraversando una trasformazione profonda: modelli organizzativi rigidi lasciano spazio a forme piùflessibili, come lo smart working e la settimana lavorativa corta, in risposta all’esigenza crescente di autonomia, benessere e qualità della vita.
La CDLS commenta così una recente analisi riportata da Il Sole 24 Ore, basata su un ampio studio ventennale su oltre 16.000 lavoratori, dove viene confermato che lo smart working, quando adottato in modo strutturale, migliora in modo significativo il benessere psicofisico, con effetti particolarmente positivi per le donne e per chi parte da condizioni più fragili.
La Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi pone l’accento su come evidenze simili emergano dalla settimana lavorativa corta a parità di salario. Le ricerche internazionali di 4 Day Week Global mostrano un miglioramento della salute psicofisica di lavoratori e lavoratrici ed un miglioramento della produttività nelle aziende che hanno adottato il modello 100-80-100 (100% del salario, 80% del tempo, 100% della produttività). In particolare, il più esteso test svolto nel Regno Unito nel 2023 (61 aziende, 2.900 lavoratori) ha registrato il92% di adesioni permanenti al nuovo modello, turnover in calo del 57%, riduzione del burnout per il 71% delle persone coinvolte, miglioramenti nella produttività e maggiore attrattività delle imprese.
“Questi risultati dimostrano che la riduzione del tempo di lavoro – commenta il Segretario Generale CDLSMilena Frulli -, se progettata con criteri organizzativi adeguati, può generare vantaggi sia per lavoratrici e lavoratori sia per le aziende. Il successo di queste modalità richiede però una progettazione attenta: i modelli devono essere adattati alle specificità delle organizzazioni, prevedere il coinvolgimento del personale e del management, e procedere solo dopo aver corretto eventuali inefficienze interne.”
L’articolo, pubblicato sul sito della CDLS, insiste su come per la Repubblica di San Marino, caratterizzata da un tessuto economico formato in larga parte damicro e piccole imprese, smart working e settimana corta rappresentino leve strategiche per aumentare competitività, attrarre competenze, mantenere i talenti, migliorare la conciliazione vita-lavoro e contribuire a contrastare fenomeni strutturali come la denatalità. Si tratta di scelte coerenti anche con il percorso di associazione all’Unione Europea, che richiede investimenti nella modernizzazione dei modelli organizzativi.
Continua poi riportando un esempio concreto che arriva dal ristorante “Quel Castello di Diegaro” di Cesena, che ha introdotto la settimana corta mantenendo invariati i salari. L’esperienza ha evidenziato unmiglioramento del clima interno, una riduzione del turnover e maggiore efficienza organizzativa, dimostrando che questi modelli possono funzionare anche nei settori aperti sette giorni su sette, se calibrati sulle esigenze reali del servizio.
Conclude infine puntualizzando che la trasformazione del lavoro è già realtà. Scegliere modelli più sostenibili significa rafforzare le imprese, migliorare il benessere delle persone e costruire un tessuto economico più solido e competitivo, anche per il futuro del Paese.
L’intero articolo è disponibile sul sito www.cdls.sm
Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi












