San Marino. C’è chi ride (come Celli e Savorelli) e chi piange (come i sammarinesi)

C’è chi se la ride, come Celli. C’è chi piange, come i correntisti e dipendenti di Asset Banca. C’è chi ride, come tutti gli esperti di finanza italiani o del fondo monetario internazionale o dell’Unione Europea o di Bankitalia, fino in Egitto probabilmente, nel leggere direttamente dall’ordinanza del Tribunale sammarinese, le vicende di Banca Centrale e il loro modus operandi. C’è chi piange, come l’intero Paese che sta andando a rotoli, perdendo un mucchio di soldi. C’è chi ride, come le banche del circondario, che brindano alla salute di Savorelli e Grais. C’è chi ride, come qualcuno della maggioranza. C’è chi piange, come la gente abituata a lavorare sodo per un obiettivo, salvo poi farselo soffiare senza neppure conoscerne il motivo. C’è chi ride, come gli arroganti che pensano che col potere si possa ottenere tutto, ma la dignità non si compra. C’è chi piange, come i tanti disoccupati sammarinesi che con le politiche economiche del governo non troveranno mai più lavoro, visto che le aziende fanno a botte per lasciare il Titano, visto cosa può accadere alla proprietà privata. C’è chi ride, come i frontalieri italiani che grazie alla legge sviluppo soffieranno il lavoro ai sammarinesi. C’è chi piange, come i laureati, quelli col master che vengono sostituiti dai proni. C’è chi piange, come quelli che al ballottaggio hanno votato Adesso.sm. C’è chi ride, come coloro che certamente avranno il loro tornaconto dall’uccisione di Asset. C’è chi piangerà, quando le procure italiane e il Tribunale sammarinese avranno approfondito quello che sta accadendo.