Koinè, una parola nuova nell’universo variegato della politica sammarinese.
Una politica in grado di partorire formazioni a tutta randa. La parola Koinè, si può tradurre liberamente dal greco antico (quello di terza generazione) come “dialetto comune”.
Meglio: affinità, unità, convergenza di situazioni storico-culturali in una determinata area o comunità. Insomma un gruppo di persone che parlano lo stesso idioma e, quindi, possono capirsi meglio. Soprattutto nella San Marino degli ultimi tempi.
Ed è quello cui puntano i promotori del “Laboratorio di cultura politica” che domani si presenteranno ufficialmente alla comunità sammarinese. Portavoce è Alberto Selva, politico di buon spessore all’interno delle Istituzioni e di Alleanza popolare.
Ma Alberto Selva non è solo, con lui dovrebbero esserci numerosi “democratici”,cioè i componenti della letterina “d” del Psd. Non tutti ovviamente ma una buona parte.
Loro riferimento, hanno sussurrato ieri i soliti bene informati, è Tonino Carattoni che ultimamente sembra essere in ottima sintonia con Toni Margiotta che potrebbe portarsi dietro nel Laboratorio Koinè anche Sinistra unita. Nell’elenco dei possibili componenti di Koinè pare affacciarsi anche la figura di Tito Masi, da tempo ai margini di Alleanza popolare, quindi una posizione, la sua, che darebbe concretezza all’ipotesi Koinè formazione per unire antiche diversità politiche; ricordiamo che portavoce è Alberto Selva.
A dare consistenza inoltre alla letterina “d” (del Psd) ci sarebbe la presenza di Alvaro e Maria Selva.
Due dei leader di Civico 10 (Andrea Zafferani e Franco Santi) pare, invece, che abbiano ascoltato gli amici del Movimento rinunciando ad interessarsi al nascituro ‘La- boratorio di cultura po- litica’.
Le stesse perplessità le avrebbe anche Alleanza Popolare.
Ma ad alzare il sipario sul nuovo palcoscenico ci penserà direttamente Alberto Selva domani, a mezzodì, quando presenterà Koinè presso la sede della Consulta delle Associazioni, a Cailungo.
Ma nell’universo cultural-politico sammarinese Koinè non dovrebbe essere la sola novità.
E’ in gestazione, infatti, un altro gruppo che potrebbe far capo ai socialisti Augusto Casali ed Erik Casali (dicono entrambi non in sintonia con la parte del Ps vicina a Simone Celli), a 3.0, al gruppo di Alba Montanari, Domenico Gasperoni e Augusto Corbelli. Nell’elenco dei possibili aderenti anche Emilio Della Balda e l’Araba Fenice di Romeo Morri. Insomma una coalizione eterogenea ancora nella fase di progettazione, quindi da prendere con la massima cautela nomi e programmi che, nel corso dei giorni, potrebbero variare.
Sarà comunque curioso tenere d’occhio i partiti tradizionali, specie quelli di governo. Questo fermento politico, spacciato anche per culturale, è un ulteriore segno del malcontento che serpeggia tra i sammarinesi e in tanti lo vogliono cavalcare. Comunque sia, ben vengano Koirè e laboratori simili: le idee nuove fan sempre bene in ogni società.
Peccato che i personaggi non siano del tutto nuovi.
Gian Maria Fuiano, La Tribuna.