San Marino. C’è una talpa in tribunale che ha avvertito Buriani! … di un lettore

Riceviamo e pubblichiamo

Salve ho letto in questi giorni sul suo sito i vari articoli che si sono susseguiti sulla vicenda Buriani e Celli.

Ho anche letto e condivido le posizioni garantiste nei confronti di entrambi visto che pende una ricusazione dei due giudici nuovi.

Tuttavia vorrei manifestare la mia rabbia e la mia delusione per alcuni fatti oggettivi ed inconfutabili che emergono leggendo il decreto di rinvio a giudizio e vorrei chiederle conferma di alcune mie personali deduzioni.

Nel decreto di rinvio a giudizio ho letto l’elenco dei documenti ritrovati nel cellulare di Buriani. Innanzitutto leggo che Buriani avrebbe cancellato in fretta e furia alcuni file dal suo computer di ufficio usando un software per cancellazione “ sicura” ; poi si dice che nell’immediatezza del sequestro avrebbe cancellato e disinstallato le chat ; infine – qui aggiungo io- siccome il diavolo fa le pentole ma non i coperchi- essendosi dimenticato di cancellare le foto- sono state ritrovate nella sua galleria fotografica alcune foto interessanti di documenti rilevanti.

Leggendo tutte queste cose queste sono le mie deduzioni:

1) Buriani aveva qualcosa da nascondere. Perché un giudice ai affretta a cancellare con software di cui io e credo lei e moltissimo dei suoi lettoti non conoscono nemmeno l’esistenza, file di un computer che usa per lavorare in tribunale? Perché si affretta a cancellare e disinstallare chat? A tutti scoccia che vengano letto i propri messaggi privati ma credo che nei processi i messaggi privati non si possano utilizzare. I messaggi con giornalisti, altri giudici o politici o banchieri si.

2) qualcuno ha avvertito Buriani che il suo cellulare sarebbe stato sequestrato. Se permette questo e’ palese ed e’ molto grave. La giustizia deve essere uguale per tutti. Chi ha avvertito Buriani deve essere immediatamente scovato ed allontanato perché ha usato il suo potere per proteggere un indagato. E’chiaro che dentro il tribunale c’e’una talpa (speriamo solo una) collusa con un gruppo di potere malato. Mi auguro che qualcuno stia già indagato su questo.

3) c’è un gruppo di potere malato che si comunica informazioni rilevanti e riservate gli uni con gli altri con obiettivi e finalità malate. Io ho una vecchia laurea in giurisprudenza che per fortuna non ho mai dovuto utilizzare ma ai miei tempi questo tipo di cose si chiamavano associazione a delinquere. Può sembrare una parola grossa ma dentro il cellulare di Buriani oltre alle foto di eventi di famiglia con Stefania Lazzari e Daniele Guidi (avevamo ancora bisogno di conferme del fatto che il giudice quanto ha detto sotto giuramento di avere con loro rapporti formali mentisse?) oltre alla memoria che Guidi e Grandoni dovevano depositare a Rimini in un processo penale (il giudice oltre che amico fungeva anche da loro consulente in materia penale?), quello che più mi deprime da sammarinese e’ che dentro il cellulare c’erano lettere di alcuni politici ad istituzioni del paese.

La lettera di Nicola Renzi del 14 agosto ai Capitani Reggenti non ha il protocollo. Come fa il giudice ad avere una lettera di Renzi ancora non protocollata? Gliela ha mandata Renzi per in controllo finale? Ah saperlo!

Ed a chi mandava il giudice copia di alcune pagine dell’interrogatorio della Tomasetti?

Insomma leggendo queste pagine provo un brivido a sapere che questo giudice ancora giudica e prende uno stipendio pagato con le mie tasse ma provo un brivido ancora più forte a sapere che sempre con le mie tasse di pagano consiglieri della Repubblica che usano o sono usati da un giudice per scopi illeciti.

La prego non smetta di scrivere fino a quando tutti gli interrogativi non avranno trovato risposta

Un lettore