San Marino. Centro uffici, dallo Stato 774 mila euro. Autorizzato l’acquisto di uffici dove sino ad pagava l’affitto. Beneficiaria Bac-Ibs

tribunaleLa stessa pratica venne bocciata dal Consiglio nel 2013. Beneficiaria laBac-Ibs.

Alla fine la scelta è stata presa: gli stabili all’interno del centro uffici Tavolucci fino ad oggi dati in affitto allo Stato sono stati acquistati. Il governo ha ufficializzato la scelta nell’ultima seduta del Congresso di Stato del 2014 in cui, tramite delibera, ha autorizzato la spesa di 774.685,35 euro “in favore della Banca Agricola Commerciale – I.B.S.” proprietaria dell’immobile.

Si tratta per capirci degli spazi dove da qualche anno sono stati spostati tra le altre cose l’Ufficio filatelico, la Guardia di Rocca e la Protezione civile.

La delibera

Nella delibera viene spiegato che “il contratto di locazione finanziaria n.7000162 stipulato il 19 dicembre 2001 tra la Banca Agricola Commerciale della Repubblica di San Marino (ora B.A.C. – I.B.S.)” e modificato più volte negli anni aveva scadenza al 30 dicembre 2014 “con possibilità di riscatto finale degli immobili oggetto di locazione finanziaria”.

Il governo quindi precisa che “l’Ecc.ma Camera in data 30 dicembre 2014 ultimerà il pagamento di tutti i canoni di locazione così come indicati nel relativo di piano di ammortamento” e che “è intenzione dell’Ecc.ma Camera acquisire al proprio patrimonio i beni immobili oggetto del contratto mediante il corrispettivo del riscatto”.

Già a bilancio

Che questa operazione fosse già prevista lo dimostra anche il fatto che già nel bilancio di previsione per il 2015 portato in prima lettura nel Consiglio di novembre fosse stato inserito un capitolo specifico, il 3-3-7856 “Quote capitali ammortamento mutui e locazione finanziaria Centro Uffici (B.A.C.-I.B.S.)”. Il primo tentativo L’aspetto curioso è che la stessa operazione di acquisto era stata bocciata dal Consiglio nel dicembre 2013.

L’allora segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici aveva inserito nella Finanziaria 2014 un emendamento all’articolo 21 “Contratto di mutuo” per “reperire risorse finanziarie mediante contratto di mutuo da stipularsi con Istituti di credito sammarinesi, fino alla concorrenza massima dell’importo di € 3.300.000,00, per l’acquisizione, previa verifica delle migliori condizioni di mercato, di locali da destinare a sedi amministrative di uffici pubblici”.

Durante il dibattito emerse che tra questi uffici da acquistare c’erano proprio quelli dei Tavolucci, creando così vibranti critiche da parte dell’opposizione che parlò di “sospetti” per i destinatari di queste somme. Ma l’emendamento non piacque neppure alla maggioranza tanto che alla fine i voti contrari furono 32 e i favorevoli 26.

La difesa delle Finanze
Critiche respinte da Felici che spiegò: “Ci sono contratti in affitto in scadenza con opzione per acquisto e il canone pagato viene scontato. Ci siamo dotati della possibilità di verificare e stimare la convenienza”. Oggi la segreteria alle Finanze spiega la scelta così: “Noi paghiamo migliaia di euro tra affitti e opere strutturali – illustra un funzionario- per uffici che useremo a lungo. Il regalo agli imprenditori, come lo chiama qualcuno, lo avremmo fatto continuando a pagare senza avere nulla in cambio. In questo modo invece l’immobile diventa di proprietà dello Stato.” Un po’ il ragionamento che fanno le famiglie con le abitazioni. Maggioranza ignara Fatto sta che pare che praticamente nessuno della maggioranza, dato che non è stato inserito un articolo di legge come nel 2013, si sia accorto di quel capitolino in mezzo alle oltre 60 pagine del Bilancio previsionale. Una mossa che potrebbe provocare qualche tensione all’interno di Bene comune, alle prese ormai da due mesi con la verifica di governo.

Davide Giardi, La Tribuna