San Marino. Che cosa sta succedendo alla maggioranza? Sveliamo alcuni ipotetici retroscena … di Marco Severini

Questa settimana si è rivelata estremamente significativa, e potrebbe essere ancora più determinante nei prossimi giorni, per la maggioranza.

L’argomento principale della settimana anche se nessuno ne parla, nonostante le consuete e noiose liti tra i socialisti che forse hanno anche un po’ stancato tutti, è sicuramente la rinegoziazione, o comunque la conferma del ricorso al debito per finanziare le spese statali, – lo chiamano rollover che in inglese vuol dire rinegoziazione o l’automatico reinvestimento del debito – ed è spiegato chiaramente in questo articolo di it.economy-pedia.com (non vi spaventate, è in italiano).

https://it.economy-pedia.com/11041100-what-is-the-rollover-of-public-debt-and-why-do-governments-resort-to-it-so-much

oppure l’ottimo articolo di Daniele Bartolucci di Fixing

https://sanmarinofixing.com/2022/09/22/editoriale-debito-ora-la-vera-sfida-e-il-rollover/

Sebbene sia inevitabile per la maggioranza affrontare questa fase, dato che in mancanza del rollover si renderebbero necessarie tassazioni significative o la vendita di importanti asset statali per coprire i debiti contratti, secondo voci di corridoio politiche, sembra che una parte di una forza all’interno della maggioranza abbia messo sul tavolo la testa di un alto funzionario pubblico come moneta di scambio per garantire il voto a favore del rollover. In altre parole, sembrerebbe che dicano: “Fate come desideriamo noi o altrimenti non voteremo a favore, con tutte le conseguenze che ne derivano.”

Indubbiamente si tratta soltanto di rumors che però potrebbero contenere un briciolo di verità. Però se queste voci si rivelassero vere, anche se non possiamo esserne certi nonostante gli importanti riscontri avuti, sarebbe decisamente una situazione poco lusinghiera. Invece dovremmo fare l’opposto e unirci per affrontare le sfide del paese, con il debito pubblico in cima alla lista. È fondamentale adottare scelte significative che non solo ridimensionino il debito, ma attirino anche investitori nel nostro paese come si era cercato di fare anche ultimamente e smetterla di concedere residenze che poi alla fine non portano a nulla se non a speculazioni sugli immobili da affittare, caos ed aggravio di spese statali. Invece di mettere in gioco interessi personali o sacrificare funzionari pubblici per chissà quale recondito disegno, dovremmo concentrarci sulla cooperazione e sul trovare soluzioni che promuovano il bene comune e la prosperità a lungo termine.

Contrarre il debito e ridurlo non è così impossibile, ma occorre avere le idee chiare e non per forza fare scelte impopolari come l’aumento della tassazione: solo i governanti più scarsi lo fanno.

Occorre a mio modo di vedere:

– Diminuire del 8-10% ogni anno la spesa corrente;

– Eliminare totalmente per 5 anni le consulenze in tutti gli ambiti statali e parastatali;

– Eliminare qualsiasi trasferta per politici e funzionari statali (fare solo quelle strettamente necessarie);

– Gestione autonoma dell’energia con il ricorso a finanziamenti Onu (es. Irena) e non per forza europei;

– Gestione autonoma idrica e fonti rinnovabili;

– Gestione autonoma rifiuti di qualsiasi genere con impianti di trattamento rifiuti sia solidi (termovalorizzatori ad emissioni zero che creano ricchezza) che liquidi (trattamento liquami con nostri impianti in modo da non pagare il depuratore di San Giustina).

Queste sono solo alcune delle azioni che, secondo il mio parere, devono essere intraprese immediatamente. Se continuiamo lungo questa traiettoria, continueremo a rinviare il problema del debito, fino a renderlo irrisolvibile. A quel punto, potremmo perdere la nostra sovranità e indipendenza, rischiando di finire sotto il controllo di poteri forti sia interni che esterni alla Repubblica di San Marino.

Chi ha più giudizio, lo usi per il bene del paese.

 

Marco Severini