Pur con tutta la buona volontà e difficile tacere rispetto agli ultimi avvenimenti politici. La spedizione sammarinese al Meeting di CL, che una volta era una inutile passerella di politici che non lasciava a San Marino nessun segno, questa volta si è rivelato un vero e proprio disastro.
Il Presidente della Banca Centrale Sammarinese, l’egiziano Wafik Grais, è stato duramente fischiato da una componente politica sammarinese di opposizione;
lo sceriffo di Banca Centrale ha alzato il dito medio in faccia a fotoreporter e giornalisti che gli prestavano attenzione e sullo sfondo c’era anche l’altro, il banchiere Confuorti che ha aggredito una giornalista di San Marino TV che stava tentando di intervistarlo.
Peggio di così non si poteva fare.
Un disastro!!!
Infatti giornali e TV hanno subito diramato notizie ed immagini che, ancora una volta, non hanno fatto davvero bene al buon nome del nostro Paese.
Gli effetti interni sono stati devastanti, dopo qualche giorno dagli accadimenti il Governo è uscito dal torpore e il Direttore di Banca Centrale, Savorelli, è stato messo alla porta e la tensione, anche a livello di Esecutivo, pare sia palpabile, almeno questo ci raccontano i bene informati.
Quello che salta agli occhi è la schizzofrenia di certe prese di posizione. Infatti, per quanto sia stato fuori luogo il gesto compiuto da Savorelli, mi pare abbastanza strano che sia stato licenziato per un dito medio alzato. Nel corso della sua permanenza a San Marino forse aveva fatto anche di peggio, ma il Governo in generale e il Segretario Celli in particolare, hanno sempre fatto quadrato attorno agli uomini di Banca Centrale, li hanno sempre difesi strenuamente e hanno mostrato una condivisione totale delle scelte e dell’operato svolto, anche in contrasto con le Ordinanze del Tribunale.
Allora forse c’è anche altro dietro la facciata idilliaca del nuovo metodo, della legalità assoluta, della sbandierata volontà di fare gli interessi dei risparmiatori sammarinesi e non. Che qualcuno abbia avuto dei ripensamenti sulla strada intrapresa? Non è più così funzionale alla pianificazione dei progetti pensati, naturalmente nell’interesse del Paese? Forse qualcuno si è reso conto dei danni provocati al sistema economico sammarinese in generale e a quello bancario in particolare? Si è reso conto che, comunque vada, gestire il dopo non sarà una passeggiata?
Per carità io, per ora, non mi iscrivo al partito di coloro i quali pensano che al Governo vi siano uomini telecomandati. Però devo dire che leggere il comunicato di Adesso.sm, in cui si dice che “questo Governo e questa maggioranza non hanno padroni, non hanno burattinai.” mi ha fatto un po’ impressione. Il Governo e la maggioranza che lo sostiene non dovrebbero giocare in difesa, perché questo è segno di debolezza e la debolezza aumenta il dubbio. Il Governo dovrebbe fare; tirare fuori gli attributi e dimostrare con gli atti di che pasta è fatto.
Provate a parlare con i nostri concittadini, c’è disagio, timore per il futuro, difficoltà di capire ciò che sta succedendo. Con tutto quanto sta avvenendo, compreso il Segretario alle Finanze che afferma pubblicamente che i soldi sono finiti e le sempre meno nascoste attenzioni nei confronti del Fondo pensioni, il disorientamento è padrone della scena e la scena sta diventando pericolosa.
Ho letto che c’è chi invoca nuove elezioni. Credo non sia una ipotesi impossibile, ma con l’attuale legge elettorale, se non sarà riformata rapidamente, forse cambieranno i suonatori ma la musica sarà sempre la stessa. Giungeranno altri nuovi o camuffati da nuovi, che sostituiranno i nuovi che avevano sostituito a loro volta altri nuovi, ma non cambierà nulla. Perché la natura della legge attuale porta inevitabilmente alla divisione. Colloca tutti in scatole senza uscita, maggioranza e opposizione; buoni e i cattivi; rinnovatori e restauratori.
Invece, mai come oggi sarebbe necessaria onestà intellettuale, dialogo vero, confronto serio e condivisione ampia. La situazione del nostro Paese lo imporrebbe. Forse, dunque, sarebbe meglio riscoprire la politica, che è l’arte della mediazione, e agire alla svelta per creare nuove condizioni nel sistema politico sammarinese, prima che sia troppo tardi.
Augusto Casali