San Marino. Chi è Francesco Confuorti? – Presidente Advantage Financial Lussemburgo

 

Francesco Confuorti ha iniziato la sua carriera a Wall Street nell’International Department for Risk and Arbitrage di E.F. Hutton & Co. In seguito è diventato Director dell’International Department presso Oppenheimer & Co., e successivamente CEO e membro del Consiglio di Amministrazione di Oppenheimer & Co. Italy. Ha fondato Banca Advantage di Investimenti & Gestioni a Milano – Adbank, di cui è stato Presidente. Attualmente è membro della National Futures Association (N.F.A.) e della Financial Industry Regulatory Authority (FINRA). Nel 1993 ha fondato a New York Advantage GFC LLC. Nel 1996 in Lussemburgo ha fondato Advantage, una società finanziaria indipendente con un proprio network internazionale che offre servizi di investment banking, consulenza e asset management a una selezionata clientela private, corporate e institutional.

http://www.advantagefinancial.net/knowledge/advantage-view/francesco-confuorti/


Francesco Confuorti, chaiman and Ceo of Advantage Financial, during the workshop Ambrosetti ”The scenario of the financial markets, of their rule and of finance” in Cernobbio, northern Italy, 30 March 2012.
MATTEO BAZZI / ANSA

UN EX BARISTA MATERANO HA SFONDATO A WALL STRETT “La laurea non è tutto, contano le capacità” Una carriera fulminante quella di Francesco Confuorti, un ex barista materano oggi tra i più accreditati operatori di borsa della Grande Mela. La sua è una storia da “self made man”, da uomo che si è fatto strada da sé. Non ancora maggiorenne decise coraggiosamente di lasciare la sua città. “Si trattò – racconta- di una fuga verso l’autonomia dai genitori”. Terminata la scuola media, Confuorti decise di trasferirsi a Firenze dove, per mantenersi, incominciò a lavorare in bar e ristoranti. “Il lavoro- dice oggi- anche se umile, è sempre nobile”. Appena ventenne partì per la Francia per imparare la lingua ed anche qui si adattò come meglio poté. Dopo aver trascorso un breve periodo in Olanda, si trasferì per un anno in Inghilterra, a Londra, dove riprese a lavorare nei bar. A 22 anni la prima vera svolta della sua vita. Ritornò a Genova per svolgere il servizio militare nel corpo dei Bersaglieri e subito dopo si imbarcò. Per nove mesi fece il giro del mondo tra Sud America ed Australia. Si fermò qualche giorno a New York. “Fu allora – racconta – che decisi che quella sarebbe stata la mia seconda città”. Tornato a Firenze aprì un bar e, raccolto qualche risparmio, il giovane materano si spostò in una città statunitense, Kalamazoo-Michasan, dove frequentò alcuni corsi finanziari. Ed ecco la tappa successiva, la più ambita per la conquista della Grande Mela: New York. Aveva allora solo 24 anni. Nella grande metropoli Confuorti conobbe Vincenzo Iannielli, figlio di emigrati foggiani, che gli fornì preziose informazioni sulle spietate leggi del mondo dell’economia. Nell’81 il giovane materano era conosciuto come uno dei più accreditati agenti di borsa italiani negli USA. Trascorsi tre anni di intenso lavoro di formazione in diverse aziende statunitensi, si presentò al Confuorti un’occasione d’oro: entrare nella Efhutton, una delle più grandi società americane facente capo all’American Express. Nell’87 una nuova conquista: la direzione dell’area Sud Europa della Oppenheimer & Co, una delle più importanti società della nota famiglia americana. Recentemente, nel ’92, l’abile economista ha fondato a Wall Street una sua società, la Gfc Partners, che si occupa di mercati emergenti in Sud America, nel Sud asiatico e naturalmente in Italia. Senza dubbio una carriera fulminea questa, che ha condotto un lucano dal bancone di un bar al vertice della finanza internazionale, per di più senza laurea. “Non è importante la qualificazione scolastica – dice- ma il background culturale, l’educazione dei genitori. Mi hanno aiutato la mia voglia di fare e le opportunità che il sistema americano ti offre”. Il Confuorti, 44enne, grazie alla sua esperienza, può offrire un consiglio alla sua città, alla Basilicata: “Penso che il terreno sia fertile. Ma le persone devono smetterla di pensare a quello che gli altri devono fare per loro e cominciare finalmente ad agire”. (cfr. Gazzetta del Mezzogiorno, n. 253, 14 settembre 1997) – http://www.old.consiglio.basilicata.it/lucaninelmondo/storie/pdf/matera.pdf