Su internet vedo sempre la foto di Sandro Pertini affiancata da una sua frase famosa e molto popolare. A questi ricordi aggiungo un modesto scritto su chi era Sandro Pertini.
Sandro Pertini era un giovane borghese, socialista vicino a Filippo Turati. Il dispotismo fascista lo fece diventare un rivoluzionario legato agli ideali della libertà e della giustizia sociale.
La sua vita fu scandita da sei condanne e due evasioni. Passò dal primo processo a Savona all’espatrio in Francia, dalla condanna del Tribunale speciale alla lunga detenzione a Santo Stefano, a Turi con Antonio Gramsci, a Pianosa, seguita dal confino a Ponza e Ventotene.
Dopo la leggendaria evasione con Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli, divenne membro del Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia ( CLNAI ) per la Resistenza. Inviò da Radio Milano, il 25 aprile 1945, un invito allo sciopero generale e all’insurrezione che si conclude con l’aut-aut rivolto ai tedeschi e ai loro servi repubblichini : ” Arrendersi o perire “.
La lunga e luminosa vicenda socialista e antifascista portò Pertini alla presidenza della Repubblica Italiana.
Sono orgoglioso di essere stato suo amico e compagno e di averlo fatto venire a San Marino in visita ufficiale.
Aggiungo anche due sue frasi molto attuali:
“Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai”
” I miliardi che si spendono oggi per costruire ordigni di guerra, che se domani fossero usati sarebbe la fine dell’umanità, si usino per combattere la fame nel mondo”
Emilio Della Balda