Riceviamo e pubblichiamo
Uhhh!!! Che scandalo! Due esponenti politici indagati per anni a loro insaputa…
Ma l’attacco al Tribunale è un boomerang! Prima Nicola Renzi di Repubblica Futura, poi, come denunciato sdegnatamente ieri dalla stessa, Mimma Zavoli di Libera, sarebbe scandaloso che sono stati oggetto di indagine senza saperlo. …
Sarebbe stato giusto saperlo, come loro avversari politici, grazie ad una ”sacrosanta” violazione del segreto istruttorio, magari leggendolo sulle prime pagine dei giornali?
Ma chi sono i due ”sdegnati” politici, oggi, di opposizione? Vediamolo:
Nicola Renzi è dal 2012 in Consiglio Grande e Generale e, dal 2013 al 2016, è coordinatore di Alleanza Popolare nonché, nello stesso periodo, dal 1 ottobre 2015 al 1 aprile 2016, riveste anche la carica di Capitano Reggente. Ma il culmine della sua carriera politica lo vive dal 27 dicembre 2016 al 7 gennaio 2020 quando guida la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, gli Affari Politici e la Giustizia con il governo sostenuto da Adesso.sm (coalizione composta dalla stessa RF, Civico 10 e SSD, con quest’ultimi due partiti confluiti oggi in Libera)… La Segreteria di Stato riconosciuta come la più importante, politicamente, del governo sammarinese. Per di più arricchita ulteriormente dalla delega alla Giustizia.
Mimma Zavoli, a sua volta, è in Consiglio Grande e Generale dal 2012 quando fu eletta nelle liste di Civico 10. E’ Capitano Reggente nel semestre 1 aprile – 1 ottobre 2017, con Vanessa D’Ambrosio, una coppia che segna un momento storico per la Repubblica di San Marino, per la prima volta con due donne alla massima carica dello Stato. Non ha mai avuto cariche di governo ma è stata Presidente della commissione affari interni, membro della commissione affari di giustizia e componente del Consiglio dei XII, oltre che membro del Gruppo nazionale presso l’unione interparlamentare.
Dunque, chi oggi ha espresso sdegno verso l’azione della magistratura sono due esponenti di primissimo piano della precedente coalizione di governo salita -si ricordi- al potere anche -se non soprattutto- grazie all’azione della stessa Magistratura che, a suon di indagini, ha spazzato via una intera classe dirigente, guarda caso politicamente ”nemica” o ”scomoda” per gran parte della maggioranza insediata a fine 2016.
Ma, vien da chiedersi, è giuridicamente sensato, motivato, giustificabile lo sdegno espresso oggi?
O è l’ennesimo atto di ingerenza -seppure indiretta- di una parte politica che -secondo i più maliziosi- oggi è orfana di amici nei posti che contano dell’amministrazione giudiziaria sammarinese?
Del resto, il concomitante rinvio a giudizio dell’ex Segretario di Stato Simone Celli (membro di governo sostenuto anche dalle forze politiche dei due ”sdegnati”) e del Giudice che ha istruito il controverso Processo Mazzini, condannando a eclatanti quanto interminabili custodie cautelari tre indagati, sembra dare elementi a chi sospetta un collegamento politicamente indebito fra due poteri dello stato…
La giurisprudenza sammarinese -sembrano dimenticare l’ex Segretario di Stato alla Giustizia e l’ex membro della commissione giustizia- non prevede la comunicazione, l’istituzione dell’avviso di garanzia che, peraltro, di fatto, nel vero senso del termine, non esiste neppure in Italia.
Cioè -mi spiegava tempo fa un noto giurista italiano- esiste in Italia ma viene notificato solo nel caso di atti garantiti, ovvero, ad esempio, nel caso di una perquisizione o di un sequestro.
Anche in Italia -spiegava- succede frequentemente che le persone siano indagate senza saperlo sul momento e senza saperlo mai perchè chi è indagato in una indagine che non porta alla disposizione di atti garantiti e poi viene archiviata si chiude senza che il diretto interessato non lo sappia mai.
Quindi, ai cari ”sdegnati” di oggi, verrebbe da chiedere dove stia lo scandalo, l’abuso o il sopruso nell’essere indagati senza saperlo?
Hanno, entrambi, avuto per mesi o anni un ruolo più o meno importante nell’amministrazione politica della giustizia sammarinese senza conoscerla neppure nei suoi aspetti basilari?
O, nella frenetica, quasi compulsiva per Rf e Libera, campagna politica avversa contro l’attuale gestione del Tribunale, hanno dimenticato che la notifica dell’avviso di garanzia, sul Titano, non esiste?
Razionalmente, dovrebbero ringraziare la riservatezza che è stata apposta attorno all’indagine che li interessava direttamente. Una riservatezza dovuta che, per, alla luce di quanto accaduto ai tempi in cui gli stessi due ”sdegnati” avevano ruoli politici attinenti con la corretta amministrazione della giustizia, ad altri politici e imprenditori sammarinesi non è stata garantita e fa apparire, oggi, la stessa riservata a Renzi e alla Zavoli come una sorta di ”privilegio”, che privilegio poi non è…
Avrebbero preferito, forse, e meritato visto quello che scrivono oggi, il ”metodo Mazzini”, ovvero le fughe di notizie, i titoloni sui media, i giustizialisti da bar? Avrebbero preferito apprendere di essere indagati dalla prima pagina di qualche quotidiano sammarinese?
Nizar Qabbani, siriano, uno dei più famosi poeti arabi, disse: ìLa cosa più bella del nostro amore è che esso non ha razionalità né logica….
Che qualcuno abbia perso il suo ”amore” nelle stanze dei bottoni del Tribunale?
Enrico Lazzari