Chi pensa ai sammarinesi? È la domanda critica che mi pongo con sempre maggiore insistenza, indipendentemente dal colore politico dei governi che si avvicendano e che mi lasciano quasi indifferente. È davvero servito ai sammarinesi quanto è stato fatto negli ultimi anni dai governi passati? Oppure sono stati usati solo come bancomat? La risposta sembra essere scontata.
Il panorama che osserviamo negli ultimi quindici anni, che corrisponde più o meno al periodo in cui mi sono dedicato a questa attività, è estremamente deludente. Molti politici hanno anteposto i propri interessi personali a quelli dei cittadini sammarinesi. Hanno pensato prima alle loro tasche senza fondo, alle loro pretenziose amanti, magari alle loro annoiate mogli e solo in un secondo momento agli interessi della collettività. Quando lo hanno fatto!
Molti di quelli che vi parlano facendovi dei sermoni in Consiglio hanno palesemente il simbolo dell’euro negli occhi. Non cadeteci e dubitate sempre, lo dico per esperienza, di chi affabula e vi circuisce con le parole. Fate molta attenzione! Sono solo i fatti che contano e come è stato detto in un famoso film del 2001: ”Sono stati pesati, misurati e trovati mancanti”. Bravi a parlare ma incapaci come amministratori, se non peggio. Ovviamente è sbagliato generalizzare, ma molti lo sono.
Sono pochissime le iniziative volte a mantenere in perfetto ordine e funzionante lo Stato di San Marino, un paese meraviglioso sempre più spesso consegnato nelle mani di pletore di individui incapaci e corrotti, anche se non tutti. Quei politici che spendono senza riflettere, dilapidando ricchezze (o debiti) senza preoccuparsi del domani, lo stesso domani o futuro che hanno sottratto alla maggioranza di noi e dei nostri figli.
Complici dei poteri forti, talvolta esterni, che hanno saccheggiato lo Stato, presentandoci poi il conto che stiamo vergognosamente pagando. Fino a poco tempo fa (e forse tutt’ora), c’era una vera e propria venerazione, magari al bar, per quelle persone profondamente e palesemente disoneste che utilizzavano la loro prepotenza per accaparrarsi terreni, soldi o posizioni di potere, servendosi di individui odiosi e maledetti interessati solo all’arricchimento personale a discapito della correttezza, della verità e della prosperità del paese.
Si dice che il nostro paese si sia balcanizzato negli ultimi anni, e purtroppo è vero, poiché ognuno rappresenta il proprio piccolo orticello di potere e, con arroganza e fierezza, ostenta il proprio avanzamento di carriera o posizione sociale come se fosse un trofeo. E per questo sarebbe disposto a tutto!
Ma allora, chi pensa davvero ai sammarinesi? Dobbiamo davvero accettare una classe dirigente del genere? Una classe che, sebbene non tutta, è disposta a perseguire solo i propri interessi e quelli dei loro sodali? Non possiamo negare che molti eventi degli ultimi mesi testimoniano questa triste realtà. Sono persone – bipartisan – che si ritengono furbe, più intelligenti degli altri, e agiscono palesemente e consapevolmente con inganni, pianificando scalate politiche improbabili che indubbiamente metteranno a repentaglio il bene della collettività.
E allora chi si occupa veramente del paese? Ma soprattutto, a chi interessa il paese? Molti di noi non vedono l’ora di fare carriera politica per gonfiare il petto, anche se parlano di umiltà e bene comune, quando ciò che veramente conta per loro è la posizione sociale e l’arricchimento personale. Costi quel che costi.
Questo nuovo governo ha un’opportunità unica: porre gli interessi dello Stato al di sopra di ogni altra considerazione. Sarà in grado di farlo? Io ci spero.
Lo vedremo e lo racconteremo. Ma ciò che possiamo affermare con certezza è che il vero amore per il paese risiede in noi, negli animi dei sammarinesi. Non possiamo fermarci ma dobbiamo agire.
È tempo di rompere con quel tipo di passato e costruire un futuro migliore per San Marino. Dobbiamo chiedere conto a quei politici corrotti delle loro azioni e delle loro promesse non mantenute. Dobbiamo esigere che vengano anteposti gli interessi dello Stato e dei sammarinesi a qualsiasi altro interesse personale o partitico.
Il nostro paese merita una classe dirigente che sia all’altezza della sua bellezza e del suo potenziale. Dobbiamo agire con fermezza e determinazione per creare un ambiente politico trasparente, onesto e votato al servizio del paese e non il contrario.
Il nostro amato inno nazionale, il monte stupendo e la bandiera bianco-azzurra rappresentano alcuni dei simboli della nostra identità e unità: dobbiamo tradurre quel sentimento in azioni concrete, difendendo con forza i nostri valori indipendentemente dal nostro credo politico – se esiste ancora -, promuovendo lo sviluppo sostenibile, la giustizia sociale e l’uguaglianza per tutti.
Non possiamo permettere che San Marino cada preda di interessi personali e meschini come è accaduto nel vicino passato. Dobbiamo alzare la voce e impegnarci per un cambiamento reale. Solo allora potremo dire con orgoglio che il nostro amore per il paese è autentico e che stiamo veramente pensando ai sammarinesi.
Io ci sono e tu cosa farai?
Marco Severini