Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore Severini,
non ho l’abitudine di scrivere ai giornali, ma stavolta prendo l’iniziativa per dirLe che condivido in pieno la Sua lettera aperta indirizzata al Presidente di Banca Centrale.
Sono troppi anni che i Sammarinesi devono accettare per buono quanto viene loro propinato da stranieri che, dichiarando di volere il bene della nostra Repubblica, si comportano in maniera contraria o, come in questo caso, assumendo atteggiamento di inspiegabile inerzia, trincerandosi dietro alle scuse piu improbabili come quelle relative al non poter rispondere perché…. non si conoscono gli elementi…., perché c’è il segreto istruttorio dell’indagine giudiziaria da salvaguardare… eccetera eccetera.
Penso che chi viene nel nostro Paese, assumendo ruoli importanti, debba dimostrare coi fatti di essere in grado di prendere decisioni, anche difficili. Di essere anche tempestivo nell’assumerle.
Nel caso dell’ultima settimana – se è vero quanto dichiarato dal Commissario Bonfatti sul fatto che sarebbe stata la banca stessa a chiedere la “protezione” del commissariamento – si direbbe che nessun provvedimento sia stato assunto di iniziativa propria da parte di Banca Centrale.
Quanto alla nomina delle persone che dovranno gestire e controllare questa amministrazione straordinaria, fatte da a Banca Centrale quali considerazioni fare? Le stesse lette ieri sul Suo Giornale, da parte del lettore che ha ricordato la copertina di Sorpresa! di luglio 2018?
Sarebbe stato meglio non rilasciare l’intervista, o quantomeno non tirare le orecchie alla libera informazione, concentrando maggiormente proprio impegno su come creare discontinuità con le malavitose gestioni precedenti e trovare soluzioni per il nostro sistema finanziario che è alla ricerca di riconquistare la fiducia e la credibilità da parte di tutti, aziende, risparmiatori e investitori.
Grazie e La saluto.
Un lettore
