San Marino. “Chi vuole i profilattici non li prende davanti a tutti”. Ecco cosa ne pensano tre studenti delle Superiori di Citta?.

condom (1)In merito alla questione del distributore di preservativi che sara? probabilmente installato nel nuovo anno scolastico all’interno della Scuola Secondaria Superiore di San Marino, in seguito all’approvazione in Consiglio grande e generale di una apposita Istanza d’Arengo, abbiamo intervistato alcuni studenti, per capire dai diretti interessati che cosa ne pensano.

Questo il parere di uno studente che quest’anno ha frequentano la classe seconda del Liceo Economico (E. B. le iniziali): “Secondo me e? una gran cavolata, perche? chi vuole i preservativi non li prende davanti a tutti a scuola”. Sulla stessa linea d’onda un suo compagno di classe (S. G. le iniziali): “Non serve a niente perche? c’e? la farmacia vicino, poi se uno si vergogna ad andare in farmacia a prenderli si vergogna a prenderli anche li? perche? nell’atrio o dove lo metteranno c’e? sempre qualcuno”.

Secondo un altro studente, che quest’anno ha frequentato la classe terza del Liceo Classico (G. Z. le iniziali), “l’installazione di tali distributori non avra? un’utilita? pratica, bensi? sara? utile a far percepire ai ragazzi la contraccezione, e dunque il sesso, come una esperienza normale della propria crescita e della propria vita, esperienza che pero? e? bene fare in condizioni di sicurezza”. Inoltre ha aggiunto: “Secondo me oltre ad una corretta educazione sessuale a scuola ci vorrebbe anche un’altrettanta corretta educazione civica. Penso che, come ogni cosa, l’educazione sessuale dovrebbero essere fatta da dei professionisti, magari con una sinergia scuola-Iss. Non credo che ne? un laureato in teologia ne? un laureato in filosofia abbia i titoli per farlo, forse sarebbe meglio un ginecologo o uno psicologo specializzato nel seguire soggetti adolescenti.

Infine gli abbiamo chiesto se pensa che il distributore di preservativi a scuola possa indurre i ragazzi e le ragazze ad avere piu? rapporti sessuali. Questa la sua risposta: “Non ho, a differenza di altri, la sfera di cristallo, ma non credo si corra tale rischio, sempre che di rischio si possa parlare… Probabilmente, pero?, avremo piu? rapporti che non sfoceranno in gravidanze indesiderate o malattie veneree. In generale credo si debba smettere, dopo la rivoluzione sessuale, di parlare del sesso come di un atto sbagliato, sporco, vergognoso e quasi criminale”. La Tribuna