San Marino. Chiesta la scarcerazione per Claudio Podeschi. Tra i progetti fantasma resort nell’ex tiro a volo

Per Claudio Podeschi e la sua compagna Biljana Baruka, i legali che li assistono (Massimiliano Annetta e Stefano Pagliai) hanno chiesto la revoca della misura cautelare e attendono di vedere gli atti affinché Podeschi sia messo in condizioni di poter rispondere.
«Claudio Podeschi e Biljana Baruka sono molto scossi da questa situazione, ma sereni di poter fornire le spiegazioni alle accuse che vengono loro mosse — afferma l’avvocato Pagliai —. Sono in celle separate ma nel carcere non esiste una sezione femminile quindi sono piuttosto vicini. Naturalmetne auspichiamo in una risposta celere dei magistrati, ma in attea abbiamo già predisposto tutti gli atti di impugnazione della misura cautelare. Se non avremo risposte siamo pronti anche a ricorrere alla Corte dei diritto dell’uomo di Strasburgo».
Intanto non si placano le indiscrezioi relative a quello che dovrebbe essere un fascicolo ancora secretato.
La Fondazione per la promozione economica e finanziaria, gestita da un uomo di fiducia di Podechi, Pietro Silva, doveva servire a trovare investitori per San Marino, ma di quei 11 milioni di euro effettivamente trovati per gli inquirenti non c’è più traccia. Dovevano sorgere alberghi e resort, uno all’ex tiro a volo dotato anche di un eliporto, in aree per legge non edificabili. I fondi accreditati sui conti della Fondazione, sempre secondo l’impianto accusatorio, sarebbero finiti nelle mani di Podeschi sotto forma di libretti al portatore. Anche la società Heaven Trading Metal srl avrebbe fornito denaro alla Fondazione nonostante tale società non fosse mai operativa. E’ stata anzi condannata per false fatture che servivano a coprire passaggi di denaro di dubbia provenienza per decine di milioni di ero.
Il greco Stefanos Balafoutis, indagato nell’indagine e che per gli inquirenti è un allenatore senza alcun reddito dichiarato nel 2010 e 2011, aprì un conto al Credito Sammarinese sul quale sarebbero arrovati circa 500mila euro dalla Black Sea Pearl tramite un’altra società, la Clabi Ltd, costituita a Zurigo, tra i cui componenti figuererebbero anche Claudio Podeschi e Biljana Baruca. Gli investigatori avrebbero appurato che i fondi sono stati ripartiti in bonifici, in favore di Podeschi, di Moneybookers ltd, di Stefanos Papadopoulos, altro greco indagato, e della società sammarinese Altamarea srl, che fa capo a Balafoutis, che si spartiva le quote sociali con Papadopoulos. Il Resto del Carlino