La presentazione ha visto una partecipazione entusiasta, con una sala gremita di appassionati e sostenitori. Roberto Pazzaglia ha condiviso aneddoti emozionanti, ricordando come, durante la scalata, fosse dato per disperso: “Mi davano tutti per morto, l’unico a non saperlo ero io”.
Il libro offre una narrazione dettagliata dell’impresa, arricchita dai diari di viaggio originali dei due fratelli e dalle riflessioni dell’autore. La prefazione di Tania Casadei sottolinea l’importanza del percorso intrapreso, evidenziando come il mancato raggiungimento della vetta da parte di Antonio non rappresenti un fallimento, ma una parte integrante del viaggio e della crescita personale. Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla Fondazione Centro Anch’io, dimostrando come questa iniziativa unisca sport, cultura e solidarietà.