Stavo rileggendo l’ordinanza del riarresto Podeschi Baruca.
Tutte le società incriminate sono nate fra il 2009 ed il 2010.
Podeschi era al governo con Arzilli, Berardi, Venturini, Mussoni, Morri, Gatti, Mularoni, Ciavatta, Valentini, Casali. Questa era la componente del governo del Patto.
Arzilli nel suo insediamento aveva subito istituito un ufficio antifrode e tantissime furono le società chiuse ma quelle di Podeschi continuavano imperterrite a fare casini in Europa e nel Mondo.
Nel 2011 Morri e Casali delusi chi per progetti (università di medicina e chirurgia) andati in fumo per colpa del Vescovo Negri e della componente di CL e NS assieme al Prof.Zamagni mandarono all’aria 4 anni di lavoro, e chi come Casali non riusciva ad inserire in congresso il famoso pacchetto antimafia, avendo avversità dalla componente Democristiana, decisero di comune accordo di mandare a casa tutti.Nell’aria si sentiva già l’accordo con il PSD sopratutto con la componente Stolfiana.
Allora era al lavoro la commissione Fincapital ed i restanti di quel governo accusarono Morri e Casali di non volere la conclusione di quella commissione per oscuri motivi. Quella commissione terminò nei tempi il lavoro e dimostrò che la scusa addotta dal governo era una scusa fasulla: Morri e Casali non ebbero neppure una citazione, neppure un omissis.
Dal governo di Podeschi guardiamo chi è rimasto…Mussoni, Venturini, Valentini, Arzilli, Mularoni, la metà di quel governo è ancora tutta lì, possiamo sbraitare quanto vogliamo, a questi si sono aggiunti Felici e Morganti entrambi citati dalla Frisoni come beneficiari di finanziamenti dubbi.
Il cane si morde la coda, se non è zuppa è pan bagnato, non ci sono più le mezze stagioni, possiamo prendere uno di questi detti tanto alla fine cambierà poco o nulla, i sammarinesi vogliono essere governati da queste persone. L’idea di uno stato Liberale con diritti e doveri per tutti, tutti lo citano ma nessuno lo vuole, ci vuole solo una grande rivoluzione culturale…..la vedo molto dura buon giorno va tutto a meraviglia.
Agostino Corbelli
