San Marino. Ciacci (Libera): “Affrontare le derive affaristiche del passato” (l’intervista di David Oddone)

In un momento cruciale per la Repubblica di San Marino, e a pochi giorni dal voto, abbiamo fatto una chiacchierata con Matteo Ciacci, Segretario uscente e candidato di Libera, per discutere delle sue proposte su vari temi chiave per il futuro del Paese. Una campagna elettorale, quella di Ciacci, improntata sui progetti e sulle cose da fare. Un impegno preciso con gli elettori: pochi punti, tutti realizzabili.

 

Ciacci, quali sono le misure che intendete adottare per migliorare il sistema sanitario di San Marino?

“La nostra priorità è una netta discontinuità con la precedente legislatura. Dobbiamo superare metodi obsoleti e pratiche nepotistiche che hanno caratterizzato l’ISS. Consulenze inutili, progetti per un nuovo ospedale mai realizzati e un servizio sanitario che non soddisfa più le esigenze dei cittadini sono problemi urgenti. Intendiamo riorganizzare radicalmente l’ISS, eliminando gli sprechi e migliorando l’efficienza”.

 

Avete raccolto firme sulla Cot. Ha avuto un impatto concreto?

“La raccolta firme ha spinto a ripensare il modello sanitario, mettendo al centro la persona e il medico di famiglia. Non ci fermeremo qui: servono riferimenti concreti e umanità, soprattutto per gli anziani e i più fragili. Non possiamo limitarci a numeri e statistiche, ma dobbiamo focalizzarci sulle persone”.

 

La questione abitativa è un tema caldo. Qual è la vostra posizione?

“Il nostro obiettivo è garantire una casa dignitosa a ogni cittadino. Negli ultimi anni, abbiamo lottato per alzare il tetto del mutuo per la prima casa da 130.000 a 170.000 euro e aumentare il rimborso degli interessi da parte dello Stato del 5% per ogni scaglione. Ora, in campagna elettorale, tutti sembrano avere soluzioni miracolose. Ma è stato il nostro impegno a portare questi risultati”.

 

Cosa proponete per affrontare il problema degli ecomostri sul territorio?

“Libera ha chiesto e ottenuto l’istituzione di un osservatorio immobiliare per monitorare il mercato e valutare i prezzi degli affitti, che sono diventati insostenibili. Per gli immobili sfitti e quelli in pancia alle banche, proponiamo un patto tra Stato e istituti di credito. L’idea è che, in caso di vendita per edilizia popolare, la svalutazione possa avvenire gradualmente, riducendo l’impatto sui bilanci”.

 

Parliamo del caro vita e delle bollette. Quali sono le vostre proposte?

“È fondamentale restituire il potere d’acquisto alle famiglie. Abbiamo proposto politiche di welfare aziendale e riduzioni fiscali per i premi e gli incentivi dei dipendenti meritevoli. Il governo uscente ha fatto poco in questo ambito, mentre noi vogliamo un’azione decisa per sostenere le famiglie e aumentare il benessere sociale”.

 

Quali misure pensate di adottare per supportare le famiglie?

“Le famiglie sono al centro del nostro programma. Abbiamo già ottenuto un aumento degli assegni familiari del 10%, ma è solo un inizio. Vogliamo investire in welfare, sviluppo e nuovi modelli lavorativi. Proponiamo la settimana corta in alcuni settori, incentivi per il part-time delle madri, smartworking e maggiori investimenti in asili nido e centri estivi”.

 

Come affronterete il problema del debito estero della Repubblica?

“La gestione del debito deve essere trasparente. Paghiamo 22 milioni di euro all’anno solo di interessi, un totale di 120 milioni fino al 2027. Proponiamo di rinegoziare i termini del debito per ottenere condizioni più favorevoli, sganciandoci gradualmente dagli advisor internazionali e valorizzando le competenze interne. Il nostro obiettivo è trasformare il debito estero in debito interno e migliorare il rating del Paese”.

 

Quali sono le vostre prospettive per lo sviluppo economico?

Dobbiamo liberare le imprese da vincoli anacronistici e burocratici. Proponiamo un regime fiscale agevolato per le piccole attività, con zero burocrazia e abbattimento dei minimi contributivi. Per le grandi attività, puntiamo su accordi con l’Unione Europea e una riforma delle imposte indirette. È cruciale combattere la povertà e non la ricchezza”.

 

Quali sono le vostre proposte per i giovani?

“La nostra giovanile, Generazione Libera, ha chiesto di ascoltare i giovani e aprire loro ogni possibile opportunità. È essenziale creare un ponte tra istruzione e lavoro, promuovendo innovazione e competenze digitali. Solo così potremo offrire un futuro stabile e prospero per le nuove generazioni”.

 

Da lei e Libera un forte sostegno ai Corpi militari…

“Direi doveroso. Dedicheremo la massima attenzione ai membri delle istituzioni militari. Intendiamo aggiornare la legge quadro, ripristinare i contributi per le attività sociali, implementare le iniziative e adeguare i gettoni di presenza, incentivando la partecipazione e l’impegno di chi vuole svolgere questo servizio”.

 

Come intendete affrontare la questione della ‘cricca’ e delle derive affaristiche?

“Giusto che la gente non dimentichi. Tuttavia ci sono varie ‘cricche’. È fondamentale ricordare le derive affaristiche degli anni ’90 e 2000, come il Conto Mazzini e ovviamente il Caso Titoli, che hanno causato ingenti danni economici e sociali. Dobbiamo ripristinare l’autonomia dei poteri dello Stato, assicurando che la politica non influenzi e non sia influenzata da interessi particolari. Il nostro impegno è per un governo trasparente e responsabile, che prosegua con azioni di responsabilità verso chi ha danneggiato lo Stato”.

 

 

David Oddone

(La Serenissima)