Se fino ad oggi un utente ha pagato 78 euro ogni due mesi per il gas, da gennaio, si vedrà recapitare una bolletta di 226 euro. Da 468 euro all’anno a 1.356.
Per la corrente elettrica da 672 a 2340 all’anno.
I problemi sono almeno 2:
1. L’ Aass non avendo liquidità sufficiente chiede gli aumenti ai consumatori sammarinesi che gli fanno “da banca” per pagare le forniture all’Enel;
2. L’Enel rimborsa la differenza tra quanto ha pagato l’Aass sul mercato per comprare energia e il prezzo bloccato previsto dall’accordo sottoscritto fino però ad un ammontare predefinito di energia consumata, che non possiamo sforare.
Per questo chiediamo al Governo fin da subito:
1) che il rimborso di Enel venga gestito dallo Stato per calmierare le bollette;
2) che si avvii un confronto con le aziende più energivore per evitare di sforare il fabbisogno previsto dal contratto;
3) di usare una parte del debito estero per sostenere le famiglie e le imprese più in difficoltà;
4) una task force congiunta con operatori ed istituzioni per programmare la futura autonomia energetica di San Marino.
Bisogna agire, subito!
Matteo Ciacci