San Marino. Ciavatta è proprio forte … di Tancredi Falconeri

Tancredi Falconieri

Ammazza se è forte Ciavatta! L’Italia nega gli assegni famigliari ai sammarinesi impiegati oltre confine e noi gli restituiamo pan per focaccia coi frontalieri. 

C’è solo un piccolissimo problema: la “voce grossa” di Ciavatta smentisce una volta per tutte la baggianata dei “rapporti idilliaci” coi nostri vicini.

Chiaro no? Fra “amici” si parla. Fra “nemici” invece si parte con le “minacce”.

Questo atteggiamento alla “Salvini” non è che mi piaccia molto e in ogni caso cozza profondamente con lo spirito europeo che ci dispensa ormai da settimane Beccari.

L’unico a sapere esattamente cosa ci guadagneremo a entrare nella Ue e ad abbandonare per sempre la nostra neutralità.

I bene informati peraltro dicono che Beccari sia impegnatissimo, praticamente introvabile.

Più facile parlare con Draghi che con lui.

Chi gli vuole bene parla di lavoratore indefesso (non è un insulto) al servizio di San Marino. I maligni invece dicono che sia tutto preso a fare le scarpe a Gian Carlo Venturini! Gran brutta cosa i corvi (e le correnti)! 

Io comunque credo alla versione di chi vuole bene al nostro Segretario agli Esteri: le foto che posta ovunque, i convegni vari, dimostrano senza ombra di dubbio che sia un personaggio importante e con tantissime cose da fare.

Ho visto che le opposizioni stanno facendo un gran baccano sulle “spese pazze” del governo, sulle consulenze e via discorrendo.

Qualcuno allora mi dice a che cosa serve Agency-Camera di Commercio? Quali risultati ha prodotto in termini concreti? Quanto ci costa e qual è stato sino ad oggi il ritorno? Chi è il responsabile politico di questa meraviglia?

Ci aspetteremmo giornalate tutti i giorni, ma non vediamo traccia della promozione della cosiddetta “azienda San Marino”. Tutto tace.

Ma sicuramente mi sbaglio pure in questo caso. Attendo allora lumi dalla maggioranza o magari attraverso l’interesse di qualche Consigliere coscienzioso.

Chiudo il mio spazio di oggi con una riflessione politica a tutto tondo.

Chi pubblicamente, chi ufficiosamente, sta dicendo in giro che questo è l’ultimo “giro” in politica. 

Insomma alle prossime elezioni mancheranno parecchi dei protagonisti attuali, fra cui il ministro Pedini Amati, il quale è stato chiarissimo: lui non si ricandiderà assolutamente.

Questione chiusa. O forse no? Perché sembra proprio che ci abbia ripensato, tanto che fa, disfa, intreccia alleanze e piani politici futuri.

Vedremo allora se sarà coerente e se questa (in)coerenza pagherà oppure no! La sua e quella di altri.

 

Tancredi Falconieri