Ciavatta dice di non essere interessato a una crisi di governo, quanto piuttosto “alla presa d’atto che l’opposizione a volte pesa più della maggioranza – prosegue – e che la maggioranza in Consiglio da un po’ di tempo non è più maggioranza del Paese”. Per il leader di Rete anche i segretari di Stato per le Finanze e per gli Interni “dovranno compiere delle valutazioni”. Mentre in Consiglio “ora – manda a dire – non potranno più non tenere conto delle proposte dell’opposizione”.
“In questo momento se dovessimo andare al voto i movimenti sarebbero molto forti a San Marino, credo – ha dichiarato Ciavatta – sia definitivamente finita una stagione politica”. E a chi chiede se il referendum può essere stato un banco di prova per un percorso comune, tra Rete, C10-Su, tutti guardano lo stesso Ciavatta, dato che Rete ha preferito correre da solo nelle ultime politiche. (…) San Marino Oggi