Il Decreto Delegato n. 139/2022 “Modifiche ed integrazioni in materia di Polizia Mortuaria” sta suscitando molte preoccupazioni tra i cittadini sammarinesi. Questo provvedimento regolamenta le modifiche alle concessioni dei loculi, l’assegnazione delle luci votive e altri aspetti legati ai cimiteri.
I cimiteri, oltre ad essere luoghi di ricordo e preghiera, sono anche testimonianze storiche e culturali della comunità. Ogni tomba racconta una storia, fornendo informazioni sulla società e le tradizioni del passato. Attraverso le visite ai cimiteri, è possibile scoprire dettagli sulla vita e la morte delle persone comuni e sugli eventi significativi che hanno segnato epoche passate.
Libera fa proprie le preoccupazioni della cittadinanza
Il Decreto Delegato 139/2022 solleva alcune domande importanti, che Libera fa proprie in una interpellanza.
Libera vuole conoscere le motivazioni delle modifiche alle concessioni di loculi: si chiede al governo di spiegare le ragioni che hanno portato a queste modifiche, considerando l’impatto sui familiari e i disagi ad essi associati.
Ampliamento dei cimiteri: si vuole sapere se il governo sta pianificando l’ampliamento dei cimiteri per affrontare la crescente domanda di loculi.
Nuova concessione per luci votive: si richiede se ci sarà una nuova concessione per le luci votive nei cimiteri.
Infine, quali siano le motivazioni che hanno portato alla definizione del Decreto Delegato 139/2022 che porterà alla scadenza delle concessioni di loculi che erano stati frutto di investimento da parte di famigliari con i relativi disagi.
Tali domande riflettono le preoccupazioni dei sammarinesi riguardo alle modifiche alla polizia mortuaria e ai cimiteri. È importante tenere conto del valore storico e culturale dei cimiteri e trovare soluzioni che preservino la memoria del passato.
Le radici nelle tombe e la necessità di conservare la storia
Le tombe nei cimiteri di San Marino sono molto più di semplici luoghi di sepoltura; sono pagine della storia del Paese. Lo ha spiegato egregiamente in un recente intervento sulla stampa, Giuliano Giardi. Ogni tomba evoca ricordi e racconta storie di cittadini comuni, eventi storici e tradizioni. L’eliminazione delle tombe rappresenta la cancellazione di queste pagine preziose.
Il cimitero di Montalbo, ad esempio, è ricco di ricordi legati a personaggi del passato. La tomba di Francesco Balsimelli, un illustre cittadino che ha guidato San Marino in momenti cruciali, porta alla mente la storia stessa del Titano. Le tombe di coloro che hanno servito la Repubblica Sociale e persino di delinquenti testimoniano eventi significativi.
Il cimitero è una biblioteca di storie, e ogni tomba rappresenta una pagina di un libro. Cancellare queste pagine equivale a dimenticare la storia e la memoria del Paese. La necessità di risolvere il problema della carenza di loculi è evidente, ma occorre farlo in maniera corretta.
Incontri pubblici e FAQ per comprendere il Decreto
Per affrontare le crescenti preoccupazioni, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha organizzato una serie di incontri pubblici per presentare le modifiche introdotte dal Decreto Delegato n. 139/2022. Gli incontri si tengono in diversi Castelli e offrono ai cittadini l’opportunità di porre domande e ricevere risposte sulle questioni legate ai cimiteri e alle concessioni.
Inoltre, sono state create FAQ per rispondere alle domande più comuni. Esse includono spiegazioni sul significato degli elenchi affissi, sul destino dei loculi scaduti e sulle azioni che i familiari dei defunti devono intraprendere.
L’obiettivo degli incontri e delle FAQ è quello di fare chiarezza e fornire informazioni dettagliate. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per affrontare questioni complesse e sensibili.
In ogni caso le modifiche apportate al Decreto Delegato n. 139/2022 sollevano importanti interrogativi sulla gestione dei cimiteri e la conservazione della memoria storica. È essenziale trovare soluzioni che rispettino il passato e le tradizioni, mentre si affrontano le problematiche attuali, certamente non semplici, legate alle sepolture.
David Oddone
(La Serenissima)