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  • San Marino. Cis, Paese vuole trasparenza

    Ribadiamo ancora una volta come il faro che guida questa testata sia l’interesse pubblico. Una ovvietà, ma di questi tempi preferiamo mettere i puntini sulle “i”, visto che c’è chi vorrebbe zittirci. Pubblico interesse significa trasparenza. E la trasparenza si può ottenere solo ed eslusivamente mettendo le carte in tavola. Lo abbiamo scritto ieri, oggi alla luce dei provvedimenti assunti da Banca Centrale possiamo dire di avere avuto ragione, di essere pienamente credibili. Non vogliamo e non possiamo essere complici di chi dice che va tutto bene: non faremmo onore al nostro mestiere, né possiamo mentire ai nostri lettori. Ancora oggi sia dall’organo di vigilanza, che dall’istituto predicano calma e tranquillità, lasciando intendere di fatto che i fondi pensione e i soldi dei risparmiatori sono al sicuro. Ancora viene spiegato come non vi sia stato alcun fuggi-fuggi dagli sportelli e che l’operatività è del tutto normale. Da cronisti quali siamo non possiamo allora non riportare e ricordare le parole del Presidente del Cis, Pier Paolo Fabbri – qui sotto -, il quale era andato in televisione a raccontare di come il provvedimento giudiziario contro l’Ad della banca, Daniele Guidi, riguardasse lui personalmente e non direttamente l’istituto. Viene poi ulteriormente messo in luce come la situazione dell’istituto sia di assoluta normalità.
    Ebbene proprio nella giornata di ieri l’organo di vigilanza, Banca Centrale, ha messo in amministrazione straordinaria Banca Cis, nominando un Commissario Straordinario, nonché tre componenti di un Comitato di Sorveglianza. Questi sono i fatti, ognuno può commentare e farsi la propria idea su quello che sta succedendo.
    Chiudiamo rivolgendoci a Banca Centrale: c’è estrema preoccupazione per i fondi pensione (e non solo per quelli) conservati nell’istituto. Non si commetta l’errore – già fatto in passato – di chiudere la stalla quando i buoi sono tutti scappati. A buon intenditor, poche parole.

    Repubblica Sm