Quello che caratterizza San Marino capitale che è sotto agli occhi di tutti, è la non compenetrazione tra città e Università. San Marino ancora non è una vera e propria città universitaria, nonostante da più di un ventennio l’Ateneo sammarinese abbia iniziato la sua attività.
Ancora non vi è quel legame e non solo urbanistico fra i giovani studenti e la cittadinanza. Le viuzze del centro specialmente durante l’inverno, periodo di maggior residenza dei giovani, restano vuote, solo pochissimi bar possono contare sull’apporto di qualche universitario.
città universitaria vuol dire città dove i servizi ruotano attorno agli studenti, offrire accoglienza e capacità per attrarre i giovani, un vero e proprio campus universitario, vivibile e accogliente. Una città antica, dalle caratteristiche architettoniche uniche, un sistema urbano di qualità, ben gestito e che rende piacevole la vita quotidiana a tutti, dovrebbe essere un’attrattiva, invece, dopo il primo anno, molti pensano di cambiare sede, una sede più accogliente e fornita di ogni tipo di servizi, quali, ritrovi, biblioteche, pub, mense vicine alla facoltà, librerie, cartolerie, aree sportive loro riservate.
A San Marino capitale niente di tutto ciò se non in piccola parte. E mai nessun imprenditore, neppure la stessa Università si è adoperata per ovviare a queste carenze. Purtroppo manca anche una vita culturale di altissimo livello, testimoniata dai concerti, dagli spettacoli teatrali e cinematografici, dagli eventi scientifici e divulgativi organizzati dall’Università stessa o dalle segreterie competenti. Ai corsi di laurea di buona qualità, ad un sistema formativo di alto livello e proiettato all’internazionalità alla professionalità del corpo docente, alla funzionalità della sede universitaria, alla grande disponibilità di camere ove risiedere,
Si contrappone una carenza totale delle infrastrutture per il tempo libero per i giovani studenti, ed una impreparazione della cittadinanza a questa nuova realtà, cittadinanza spesso intollerante verso i giovani ospiti ed ancora legata al sistema turismo, oggi in forte crisi. Eppure una città vicina alla riviera, con la sua storia, le sue tradizioni, una città a misura d’uomo, dove si respira una atmosfera unica in un territorio straordinario, deve credere con più convinzione e consapevolezza che l’Università e la cultura devono essere parte integrante per il suo futuro adeguandosi per rendere piacevole i soggiorno ai centinaia di studenti che annualmente salgono al Santa chiara per costruire il loro avvenire.
Paolo Forcellini